Ed è ad Amsterdam nel 1928 che per la prima volta la fiaccola accesa sotto il sole di Olimpia e trasportata attraverso la Grecia, la Jugoslavia, i Paesi Bassi appiccava in una grande vasca il fuoco olimpico, che avrebbe arso per tutta la durata dei Giochi.
Ancora gli Stati Uniti a dominare nel nuoto, con Weissmuller che si ripete nei 100 stile libero; con Kojac, nel dorso, che precede due connazionali; e ancora con la staffetta….
Ma anche Arne Borg, il più vecchio di tutti (ha ventisette anni ormai e per l’epoca è età decrepita), fa centro: terzo nei 400 stile libero è primo nei 1500 stile libero con uno splendido 19’51″8. Arne Borg è un fenomeno.
Fa ammattire i tecnici, che si chiedono il perchè delle sue magnifiche prestazioni; oltretutto ha uno stile poco ortodosso, nulla a che spartire con quello degli americani e dei giapponesi, che vanno via sciolti, belli a vedersi, con un calibrato numero di colpi; lui no, lui sbatte in acqua come un forsennato, con lena affannata.
Ha un cuore possente e uno scheletro leggero, d’accordo: ma corre alle volte con un dispendio insensato, affronta tutti gli avversari, li va persino a cercare , e gareggia su tutti i percorsi, dalle 50 yards al miglio.
Gira il mondo come giornalista sportivo, non è un modello di morigeratezza, fa le ore piccole la notte prima della gara, i tecnici dicono che questa volta scoppia a metà tragitto e lui scende in acqua per i 1500 stile libero e segna 1’02″6 sui primi 100 metri e al passaggio degli 800, 10’09”, mentre il record mondiale di Weissmuller sulle 880 Yards (808 metri circa) è di 10’22”!!!!
Il fatto è che il grosso e grasso mago americano William Bachrach lo ha preso in cura e gli ha fatto vestire i colori del Club di Chicago e il campione ribelle è diventato un superbo fuoriclasse.
Mister Bachrach è ancora alla guida dei nuotatori, ma si è portato un aiutante di grandissimo lusso, Bob Kiphuth, Istruttore all’università di Yale fin dal ’18, costruttore in serie di campioni e campionissimi per oltre 40 anni; dall’altra sponda del Pacifico rispondono però i pupilli del professor Matsuzawa e si profila inopinatamente il “pericolo giallo”: quei piccoli giapponesi, gialli e leggeri, incominciano a intrufolarsi dappertutto: nei 100 m stile libero sono già terzi, nella rana addirittura primi, nella staffetta secondi, a soli 5″ dopo 800 metri…
la “terza forza” ha inviato la sua prima pattuglia: l’attacco verrà sferrato quattro anni dopo, proprio in casa dei dominatori, a Los Angeles.
UOMINI
100 metri stile libero
1-Weissmuller USA 0:58.6 |
400 metri stile libero
1-Zorilla ARG 5:01.6 |
1500 metri stile libero
1-Borg SVE 19:51.8 |
200 metri RANA
1-Tsuruta GIA 2:48.8 |
100 metri DORSO
1-Kojac USA 1:08.2 |
|
4×200 metri stile libero
1-Stati Uniti 09:36.2 |
DONNE
100 metri stile libero
1-Osipowics USA 1:11.0 |
400 metri stile libero
1-Norelius USA 5:42.8 |
4×100 metri stile libero
1-USA 4’47″6 |
200 metri RANA
1-Schrader GER 3:12.6 |
100 metri DORSO
1-Braun PBA 1:22.0 |
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