La virata nel nuoto in 4 semplici “passi”
Alla virata nuoto spesso non viene dedicata la giusta attenzione.
È un momento importantissimo della competizione che può farci vincere o perdere una gara. Ecco quattro step per poter verificare se la fai abbastanza bene e come migliorarla, con un sacco di consigli. Questo articolo non pretende di essere una guida esaustiva ma soltanto una raccolta di video, esercizi e consigli che possono aiutarti.
Innanzitutto prima di procedere ecco un attrezzo che può aiutarti, qualora tu fossi già abituato alle virate, a sviluppare la potenza esplosiva al momento di spinta e distacco dal muro.
(Un piccolo gioco? Prova a capire da solo che tipo di virata riguarda il consiglio che ti diamo, per aiutarti ecco il primo video con tutti i tipi di virata che esistono)
Come allenare la potenza esplosiva della virata
È essenziale allenare la spinta post virata in acqua.
Sopratutto in uno sport come il nuoto in cui l’allenamento specifico è essenziale. Allenandoti con un elastico da virata non svilupperai solo potenza esplosiva e velocità, sia per le virate che in partenza, ma anche tecnica.
Un elastico del genere, che ti permetterà di ripetere più e più volte la spinta dal muro, come riesce a correggere anche la tua tecnica? Perché allenandoti in questo modo riuscirai a percepire meglio i vari punti di attrito del tuo corpo quando spingi dal muro.
Potrai così, oltre che potenziare la spinta delle gambe, effettuare tutte quelle correzioni grandi e piccole che ti daranno un assetto (streamline) perfetto per avanzare velocemente e senza attrito.
La cosa migliore per allenarsi con un elastico del genere è effettuare alcune serie da 15/20 ripetute nella parte iniziale e finale dell’allenamento. Ma per inserirlo efficacemente nel tuo allenamento chiedi consiglio al tuo allenatore, inizia piano e aumenta ripetute e serie man mano che ti senti più allenato.
Primo passo per migliorare la tua virata nuoto
L’avvicinamento. Come posizionare il corpo per la virata più veloce possibile.
È necessario arrivare alla parete con le braccia completamente distese e con una buona velocità. Più forza d’inerzia mi porto dietro quando arrivo a virare e più veloce sarà la mia virata e la mia spinta dal muro.
Quindi è bene cominciare a pensare alla virata quando arrivi alle bandierine. Grossomodo dovresti sapere quante bracciate ti ci vogliono per arrivare alle bandierine. Quindi regola la bracciata in modo da arrivare al muro con braccia completamente distese e alla massima velocità. Può ovviamente aiutarti anche la T blu sul fondo vasca.
È bene tenere gli occhi ben fissi al fondo della piscina anche dopo aver toccato il muro. In Rana e Farfalla toccherai il muro con entrambe le mani.
Errori più comuni in questa fase
Uno degli errori più comuni è arrivare all’avvicinamento al muro con la testa troppo su e i fianchi troppo bassi. In questo modo si perde tantissima velocità e la virata risulta lenta e poco potente.
Assicurati di guardare giù e tenere la testa bassa e le anche vicine alla superficie.
Secondo Step per una corretta Virata nel Nuoto
È il passaggio di transizione tra le “mani sul muro” e i “piedi sul muro”. Più riesci a raccogliere in maniera compatta il corpo durante questa rotazione e più veloce sarà la rotazione stessa e quindi la spinta.
Ricorda: velocità di arrivo = velocità di partenza! Una posizione raccolta aumenta la tua velocità di avvicinamento al muro.
Cosa puoi sbagliare in questa fase?
Quando non raccogli abbastanza il corpo ma rimani aperto allora l’energia della velocità di avvicinamento al muro si disperde verso l’alto e non in avanti verso il muro.
Per correggere quest’errore puoi provare quest’esercizio da ripetere alcune volte.
- Inizia con le mani sul muro, braccia distese e testa e occhi giù. Corpo ben allungato.
- Quindi più velocemente che puoi raccogli le gambe al petto e porta i piedi sul muro. Cerca di farlo nel modo più veloce possibile. Usa mani, braccia e muscoli addominali per muovere velocemente le gambe.
La chiave per la velocità sono i piedi. Guarda qualche video delle virate di campioni per osservare bene come i piedi puntati e tesi si nascondono sotto il corpo, spesso sovrapponendosi uno all’altro per ridurre l’attrito ancora di più.
La terza fase della virata
Portare i gomiti ai fianchi il più velocemente possibile durante la capriola.
Inizia nella posizione di approccio al muro. Quando cominci ad avvicinare i piedi al muro porta il più rapidamente possibile i gomiti ai fianchi. Fallo con i massimo di velocità che puoi. E ricorda di tenere gli occhi sul fondo della piscina mentre lo fai.
Quando i piedi toccano il muro i gomiti devono essere sotto al corpo.
La rotazione, quarta fase
Come inizi a raccogliere il corpo e ruotarlo e i gomiti vanno all’indietro è il momento della capriola. Quando abbassi i gomiti una mano va direttamente dietro l’orecchio mentre ruoti.
Errori più diffusi in questa fase
Se i tuoi piedi appoggiano sul muro troppo in alto allora ti spingerai verso il fondo della piscina. Se sono troppo in basso non avrai abbastanza potenza per la spinta e salirai in superficie troppo in fretta.
Il gomito con cui ruoti dovrebbe rimanere sotto al corpo, l’altra mano invece sopra l’orecchio, come se stessi telefonando.
Ora controlla quanto sei vicino al muro. Sei sulla schiena o leggermente su un fianco? Continua a esercitare la capriola finché non riesci ad approcciare la muro in maniera stabile e precisa.
Il momento conclusivo
Il momento finale è la spinta dal muro. se il tuo corpo è in posizione corretta allora avrai la possibilità di generare velocità e potenza massima.
Per allenarti alla spinta: inizia nella posizione di approccio al muro, fai una capriola veloce, gomiti indietro e ruota sulla schiena. Nella fase di apprendimento puoi spingere dal muro sulla schiena (ovvero a pancia in su). In gara spingerai stando di fianco.
Sii paziente, per imparare una buona virata ci vuole tempo, ripeti questi esercizi più e più volte finché tutto non è perfetto.
Articolo orginale su Goswim.tv
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