La finale della terza stagione ISL ha visto l’assenza del mitico Adam Peaty. Peaty è tornato ad allenarsi dopo la sua presenza al reality “Strictly Come Dancing”, una specie di ballando sotto le stelle in salsa inglese. E pare stia ancora aspettando i pagamenti da parte della Lega Nuoto relativi alle sue vittorie della ultima stagione.
Peaty è stato presenza solidissima nei London Roar per le prime due stagioni ISL e speravamo di vederlo in gara anche in questa finale. Ma il manager dei Roar, Rob Woodhouse, aveva confermato che Peaty non avrebbe partecipato alle finali Lega Nuoto. Intervistato da Swimmingworldmagazine ha detto:
“Non sono stato ancora pagato per tutto quello che mi spettava. Ho avuto pagamenti parziali e solo per quel che riguarda gare dell’anno scorso. E se non sono stato pagato io quanti altri sono nella mia stessa situazione?”. Peaty non sembra intenzionato a “infangare” la lega, ma per adesso solo a lanciare un messaggio neanche troppo velato: “Non voglio scatenare campagne social e desidero che la Lega prosperi. Però è trascorso un tempo troppo lungo, 12 mesi….”
Nonostante queste dichiarazioni è invece Woodhouse a confermare che: “Adam è l’ultimo della squadra ad essere stato pagato per la stagione scorsa, ma Konstantin (Konstantin Grigorishin, fondatore dell’ISL) mi ha assicurato che il pagamento sta arrivando”.
Aggiunge Peaty: “Sono a conoscenza dei problemi di pagamento avuti anche dai fornitori e dai gestori delle location. Penso che sia ancora peggio rispetto a non pagare gli atleti. Se sono persone con cui si lavora bene, e lo abbiamo visto a ogni stagione ISL, non ha senso rischiare di perderli. Gli impianti in cui si può gareggiare a quei livelli non sono infiniti, non pensate?”
“So che la Lega è ancora giovane ma dicvo che sulle cose inaccettabili bisogna puntare i piedi”. Ciononostante la ISL va avanti e le minacce di boicottaggio non si sono concretizzate in questa stagione. Come verranno puntati questi piedi ancora non sembra chiaro nella mente di Peaty, vedremo cosa succederà. Per adesso c’è un misto di empowerment, disappunto per non essere stato ancora pagato, volontà di cambiare davvero le cose nella maniera che ritiene più giusta e sincero affetto ed entusiasmo per una manifestazione che non può non entusiasmare chi ama il nuoto.
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