Stile Libero – integrare le virate in maniera fluida, con Joao de Lucca

    Le virate migliori sono un tutt’uno fluido che non interrompe l’azione con inutili ritardi. Il campione NCAA (National Collegiate Athletic Association) Joao de Lucca ci mostra cosa fare e cosa non fare.

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    Perché farlo:
    Il muro non si muove verso di te quindi hai bisogno di continuare con lo slancio finché non inizi la capriola della virata.

    Come farlo:
    1 – Innanzitutto diamo un’occhiata a quel che fanno tipicamente i giovani nuotatori. Durante l’avvicinamento al muro gli occhi si alzano per guardare la fine della vasca. Quindi c’è un ritardo e lo scivolamento. Solo allora ci si prepara al potente colpo di gambe a Delfino che dovrebbe dare la spinta al nuotatore. Sinceramente, non hai tempo per tutto questo.
    2 – Ora guarda come Joao scivola attraverso la sua virata. È continua.
    3 – Se ci focalizziamo su due punti molto semplici, gli occhi e i piedi, possiamo vedere come la testa rimanga giù e i piedi continuino a muoversi.

    Come farlo davvero bene (i punti essenziali):
    Fai attenzione a NON cercare di far nascere la virata dalla gambata a Delfino. Il corpo parte con una direzione sbagliata che si rivela un tragitto più lungo per entrare in virata. Nonostante possa esserci un piccolo colpo di gambe a Delfino durante la virata NON è quello che ti fornisce l’abbrivio, a farlo è una combinazione di slancio

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    e testa verso il basso quando arrivi al muro.

    Una controprova semplice è “che cosa vedi?”. SE vedi il muro alla fine della vasca quello è il primo segnale che qualcosa non va: tieni la sguardo e la testa bassa e muovi costantemente i piedi.

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