Ogni allenatore e istruttore sa che a volte per far fare all’atleta quello che deve ci vogliono delle scelte …radicali!
Per esercizio estremo qui si intende quando si va a insegnare qualcosa in maniera molto specifica nella speranza che lo scopo finale dell’esercizio si riveli da solo grazie all’esecuzione di quella specifica azione. In questo caso portare le anche in avanti per impostare la battuta di gambe.
1 – Il nuotatore deve giacere prono sulla superficie e iniziare la bracciata a rana per portare avanti i fianchi.
2 – In questo primo step, per assicurarci che le anche vengano in avanti, il nuotatore durante il recupero deve puntare le mani verso il soffitto (o comunque il più in alto possibile).
3 – In realtà questo non ha molto a che vedere con la direzione delle mani ma piuttosto con un esagerazione che provocherà il gesto che vogliamo insegnare.
4 – Gradualmente abbassa il punto verso cui sono indirizzate le mani e piano piano introduci la battuta di gambe.
Questi esercizi estremi devono isolare un’azione specifica e su quell’azione bisogna concentrarsi attraverso il processo graduale verso la sua integrazione nello stile completo. Lo sottolineo, concentrati sul portare le anche in avanti per impostare la battuta di gambe.
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