Come nuotare i 200 Dorso

Questo è il primo di una serie di post/consigli su come gestire al meglio ogni evento di gara . In questa serie parleremo di tecniche e tattiche di specifiche gare di nuoto. Al contrario di quel che molti pensano, ogni singola gara ha le proprie caratteristiche e richiede differenti strategie di gara. Ora, sebbene molte strategie siano adatte a ogni competizione, ogni nuotatore ha comunque le proprie specificità. È bene, quindi, consultarsi col proprio allenatore nell’adattamento di strategie di gara generiche alle proprie specificità. Comunque ecco un buon punto di partenza per cominciare a discuterne con l’allenatore (o con voi stessi se vi allenate da soli)!

I 200 Dorso è considerato uno degli eventi più difficili nel nuoto. Al contrario dei 200 Delfino, che sfianca la parte superiore del corpo, i 200 dorso richiedono tantissimo alle gambe e spesso il rischio è di crampi o eccessivo affaticamento. Ricordo i miei primi 200 Dorso quando avevo 15 anni, i primi 15 metri di gambe a delfino per i primi 100m. Poi ai secondi 100 sono riemerso alle bandierine! Wow, virare dopo i primi 100 metri di gara  era un’esperienza di dolore completamente nuova! La fine della gara la ricorderò sempre perché rallentai spaventosamente negli ultimi 50!

Ecco come in alcuni casi potrete eviatre di fare la mia fine 🙂

Primi 50

Benché i primi 50 sembrino semplici, una gara può essere rovinata già da un inizio mal intrapreso. Quindi un’andatura e una frequenza di bracciata controllata è la chiave di volta. Troppo spesso i nuotatori iniziano a velocità eccessive che poi li portano a un finale di gara lento. Sarà vantaggioso stabilire un ritmo stabile che puoi riuscire a mantenere per tutti i primi 50 metri di gara.

Advertisement

Inserisci in allenamento e riscaldamento esercizi sul ritmo (ottimo il Tempo Trainer PRO) in modo da interiorizzare certe frequenze di bracciata nella tua memoria motoria.

Secondi 50

I secondi 50 sono una continuazione dell’obiettivo che ci siamo posti nei primi 50, conservazione. Con una piccola differenza, potresti cominciare a sentire un poco di stanchezza. Questa sensazione è dovuta all’aumento delle escrezioni metaboliche (lattato, ioni di idrogeno, etc) e dell’affaticamento dei muscoli inspiratori. Di conseguenza un nuotatore deve aumentare il proprio sforzo in modo da mantenere lo stesso ritmo e la stessa frequenza di bracciata. Durante questi 50 metri è bene ripetersi una qualche formula mentale tranquillizzante che tenga concentrati sulla gara.

Terzi 50

I terzi 50 sono la parte della gara in cui eccellono gli atleti mentalmente forti e fisicamente preparati. Molti considerano questi 50 come un punto critico. Molto importante mantenere il ritmo e la frequenza che hai deciso in allenamento con il coach. È in questa fase che se non ti scomponi puoi riuscire a staccare chi invece sta crollando.

Quarti 50

Sembra innaturale ma gli ultimi 50 metri di gara sono, di solito, considerati più facili dei terzi 50. Forse sembra più facile perché cominci a vedere la “luce in fondo al tunnel”, nondimeno questa è una percezione reale. Questa è la fase in cui i nuotatori che hanno condotto l’intera gara possono accusare e perdere distanza mentre chi è riuscito a darsi il ritmo giusto può rimontare e aggiudicarsi la vittoria. Se vedi che stai rimontando, è il momento di esaurire tutto il carburante per l’ultimo sprint!

Riepilogo

Benché i the 200 Dorso siano un evento faticoso se riesci ad allenare in maniera adeguata la tua andatura/ritmo e ad avere il giusto approccio mentale riuscirai sicuramente ad eccellere. Certo non sarà facile, ma ci potrai lavorare!

Articoli Simili:

  • Consigli per combattere il freddo in piscina
    Consigli per combattere il freddo in piscina Ed è proprio prima di ferragosto che vi elargiamo un interessante articolo per prepararvi all'inverno. Sarà che tr...
  • Giochi in vasca per migliorare divertendosi
    Come allenatore, nuotatore e genitore non mi trovo sempre d'accordo che gli allenamenti debbano essere tutto lavoro e niente svago. L'elemento ludico è salu...
  • Serie di gambe per lavorare gli addominali
    Beh chi dice che nel nuoto non si lavora anche sugli addominali? Provate questa serie: Nuota per almeno 4 volte di seguito questa serie. I nuotatori molto fe...
  • Stile libero ma non troppo
    Stile libero ma no troppo In Stile libero ma non troppo una cosa che mi chiedo se puoi gestire. Meno del 50% di questo allenamento è a Stile Libero. Un 2600 me...
  • Swimsense Live – un primo sguardo al nuovo orologio per nuotatori FINIS
    Senza dubbio quando vai in piscina ad allenarti cerchi di fare in modo che ogni allenamento sia efficace (se sei un agonista), piacevole e, si spera, abbastanza...
  • Perché usare la tabella RPE (Classificazione dello Sforzo Percepito) può essere utile ai nuotatori
    La RPE o Ratings of Perceived Exertion (Classificazione dello Sforzo Percepito) può esserci utile? Alcune osservazioni: 1) La Classificazione dello Sforzo P...
  • Come trarre il massimo dall'esercizio gambe con tavoletta
    Tutti gli stili - gambe con tavoletta Molte persone pensano alla battuta di gambe con tavoletta come a un esercizio che possa rovinare il loro stile. La verità...
  • Antipaletta StrokeMax - la prova dell'allenatore
    Abbiamo fatto provare l'Antipaletta a un allenatore FIN, ecco che ne pensa: "La senzazione che si avverte utilizzando StrokeMax è essenzialmete paragonabile ...
  • 1.4kviews

    Recent Posts

    Esercizio Tecnica a Rana – mini bracciata

    Esercizio Tecnica a Rana - mini bracciata Quando la maggior parte dei ranisti nuota cercando…

    1 giorno ago

    Nuotare piano nel Triathlon migliora i tempi

    Nuotare piano nel Triathlon migliora i tempi Secondo una ricerca pubblicata su Pub Med nuotare…

    1 mese ago

    Allenarsi con il Suspension Trainer per il Nuoto

    Allenarsi con il Suspension Trainer per il Nuoto Allenarsi con il suspension trainer per il…

    2 mesi ago

    Perché il Nuoto Frenato migliora le prestazioni

    Perché il Nuoto Frenato migliora le prestazioni Rispetto all’aria, l’acqua è una sostanza densa, il…

    3 mesi ago

    Nuoto: potenziare le spalle con questi esercizi

    Nuoto: potenziare le spalle con questi esercizi La spalla del nuotatore è un problema concreto…

    3 mesi ago

    Il miglior esercizio a Dorso, “spingi il compagno”

    Dorso, esercizio "spingi il compagno", bizzaro ma estremamente efficace Se mai dovessi sentire l'allenatore che…

    5 mesi ago

    Questo sito utilizza i cookie