Filosofia del nuoto

5 Consigli dell’Allenatore di Nuoto Utili per la Vita di Tutti i Giorni

5 Consigli dell’Allenatore di Nuoto Utili per la Vita di Tutti i Giorni

Ci sono 5 Consigli dell’Allenatore di Nuoto che indubbiamente sono state, per me nuotatore, delle perle di saggezza utilissime per la vita di tutti i giorni. Immagino che ognuno di voi che si è allenato abbia sentito pronunciare al proprio allenatore qualche frase che poi è rimasta impressa ed è tornata utile successivamente nella vita (se ti va facci sapere quali nei commenti e vai a vanti a leggere per sapere quali sono quelle di questo allenatore).

Consigli dell’Allenatore di Nuoto Utili per la Vita di Tutti i Giorni

Il nuoto, è indiscutibile, è uno sport che ti insegna un sacco sulla vita.

Da come cambiarsi più velocemente di Superman nella cabina del telefono a come montare un occhialino svedese meglio di MacGyver quando mancano 30 secondi allo start dal blocco. 

Qui ho raccolto alcune delle lezioni di vita che il mio allenatore soleva elargirmi e delle quali anche il tuo, magari, non è avaro. Credo che te le sentirai dire almeno una volta nella carriera sportiva. Questo perché il nuoto è molto più di uno sport. Al di là dell’aspetto meditativo dell’allenarsi in relativo silenzio, del galleggiare scivolando attraverso l’acqua e di investire il futuro su infiniti chilometri percorsi e calorie ingerite, questo sport ti dà un sacco in cambio.

Il dono più importante però non si manifesta sulla tabella dei tempi e non è sempre ricompensato con una medaglia…

È la lezione di come avere successo per il resto della tua vita, che sia nell’ambito delle relazioni personali, della carriera professionale o dei tuoi personali obiettivi, qualsiasi essi siano. Cose che non hanno a che fare strettamente con il podio.

Ecco allora 5 Consigli dell’Allenatore di Nuoto che a mio avviso si possono applicare alla vita di tutti i giorni, migliorandola:

1. “Ripartiamo dalle basi.”

Quando le cose sembrano particolarmente difficili, e dubbio, incertezze, frustrazione e impazienza cominciano a insinuarsi, è allora che ci guardiamo intorno cercando un appiglio per rientrare in pista e tenerci saldi al nostro posto.

Ci aggrappiamo a un costume da gara, magari, o a un nuovo attrezzo o a una tecnica segreta di allenamento.

Quando le cose sembrano non andare per il verso giusto a volte è meglio dimenticarsi delle cose in più e tornare a partire dalle fondamenta: la tecnica, la costanza del lavoro, la buona alimentazione e il sufficiente riposo.

È facile perdersi dietro le sirene della strada più facile. La tentazione di prendere delle scorciatoie è sempre in agguato. Ma alla fine del giorno sono le cose fondamentali che fanno la differenza tra una prestazione accettabile e una no.

2. “Sei più forte di quel che pensi.”

Le nostre esperienze passate possono essere grandi alleate ma anche tenerci inchiodati in una  comfort zone dalla quale siamo spesso troppo esitanti a fuggire.

Dopo tutto quante volte avrai ripensato a una serie che ti sembrava impossibile, alla fine di un allenamento infinito, solo per renderti conto che invece eri riuscito a completarla e magari anche in maniera eccezionale?

In quei momenti succede qualcosa di straordinario: è cambiata la tua idea di ciò che è possibile.

Il dono del duro lavoro e dell’affrontare le difficoltà non è solo un risultato in sé. È che assieme a quel risultato ottieni la soddisfazione, l’orgoglio e la sicurezza che derivano dall’affrontare e superare cose che credevi impossibili. Questo influisce, che tu ci creda o no, su tutta la tua vita, non solo su una serie in vasca.

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Ricorda:

|| Le difficoltà non spezzano i campioni. Li creano.

3. “Guarda nel tuo piatto (…corsia).”

Ci sono un sacco di storie e aneddoti di guerre psicologiche pre-gara, alle Olimpiadi di Rio si sprecarono. Dal dito medio di Lilly King a Yulia Effimova, gli schizzi tra Sun Yang e Mack Horton e, ovviamente, il rematch nei 200 Farfalla tra Michael Phelps e Chad le Clos.

In caso ve lo foste persi: mentre Chad Le Clos fingeva di boxare contro un avversario invsibile cercando di distrarre il grandissimo Phelps, la faccia di quest’ultimo assunse un’espressione che lanciò una tempesta di MEME taggati come #PhelpsFace.

Mentre il tentativo di Le Clos di sovrastare psicologicamente Phelps non era poi così assurdo o bizzarro nella storia dello sport, se Le Clos avesse impiegato le stesse forze per concentrarsi sull apropria gara magari il risultato avrebbe potuto essere diverso.

Senti: essere competitivo è importante. Avere l’istinto di gara e saperlo usare sia in allenamento che in competizione migliorerà la tua prestazione. Ma il momento in cui il TUO NUOTO diventa attinente a quello che QUALCUN ALTRO sta facendo allora quello è il momento in cui stai perdendo la concentrazione e, probabilmente, non perderai non solo quella.

4. “Ama il tuo lavoro.”

In qualche momento della nostra vita deve essere passata l’informazione che il duro lavoro fa sempre veramente schifo. Il che se fosse vero anche per un nuotatore renderebbe ogni allenamento come un inferno di punizione senza fine.

Però io credo che in fondo un nuotatore sappia, anche solo a livello intuitivo, che il proprio duro lavoro è anche divertente.

Di sicuro è dura nel momento in cui i muscoli gridano la loro voglia di ossigeno, e ci vuole dedizione e forza per veder al di là di quello sforzo. Ma c’è una sensazione di profonda soddisfazione che deriva dall’essere consapevoli di essersi allenati bene, al massimo del proprio impegno.

Non si può fingere il piacere che si prova nel prendere a calci nei denti una fila di metri pieni zeppi di acqua e cloro! Alla fine il modo più sicuro per avere successo in un lavoro è che questo ti piaccia. Il che significa aver passione per quello che si fa.

Significa anche avere obiettivi comprensibili da portare a termine (quanto conta in questo l’apporto e la motivazione dell’allenatore!). Una serie crescente di obiettivi di allenamento che ti danno la giusta progressione del lavoro e i giusti risultati in termini di miglioramento.

5. “I campioni si forgiano con l’allenamento.”

Tutti vogliono i risultati. È con i risultati che arrivano gli allori, i record, le medaglie e le attenzioni per il campione. È poter vedere il tuo nuovo record sul cronometro del tuo allenatore che ti spinge. Chi può dire il contrario?

Ma è lo sforzo giorno per giorno, il presentarsi regolarmente a tutti gli allenamenti, stare sul pezzo sempre anche con la squadra, mantenere lo schema di respirazione, fare le serie di tecnica nel modo giusto, completare la serie anche se l’allenatore è girato dall’altra parte e tutta questa serie di momenti che si combinano insieme per creare l’eccellenza.

Tradotto da  https://www.yourswimlog.com/5-things-my-swim-coach-told-me-that-apply-in-real-life/

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