Teoria dell'allenamento

Lavorare sulla Qualità o sulla Quantità? Tecnica del Nuoto o Vasche Fino a Esaurimento?

Tecnica del Nuoto o Vasche Fino a Esaurimento? È Meglio Lavorare sulla Qualità o sulla Quantità?

Il dilemma tecnica del nuoto opposto a macinare vasche e vasche e ancora vasche è vecchio come il mondo. Lavorare sulla Qualità o sulla Quantità? Puoi prendere un qualsiasi numero di allenatori e ti troverai con una miriade di opinioni diverse su quale, e in quale misura, debba essere la priorità tra lo sviluppo di una perfetta tecnica del nuoto e una maggiore  quantità di lavoro.

Allenare la tecnica del nuoto prevede esercizi pensati per rendere più efficienti la bracciata, la battuta di gambe, le virate e ogni altro dettaglio della gara (in ultima analisi rendere più facile nuotare più veloce). La quantità di lavoro significa maggiore resistenza e costruire un motore sul quale l’atleta possa fare affidamento per nuotare più a lungo e più intensamente.

Due tipi di allenatori

In linea di massima potremmo dividere gli allenatori delle squadre di nuoto in 2 tipologie:

  • I padroni della tecnica
  • E quelli che “lavora finché non crolli esausto”

Di solito quelli del primo tipo propongono programmi di allenamento su distanze relativamente ridotte. Un sacco del tempo di allenamento lo spendono facendo nuotare gli atleti a velocità piuttosto ridotte e a parlare “molto” agli atleti. Quando questo tipo di allenatore ha del tempo libero di solito lo impiega leggendo libri recenti sul nuoto, aggiornandosi tramite ricerca e osservazione e  guardando video con l’ultimo obiettivo di migliorare al massimo la tecnica dei propri atleti.

Poi c’è quello che “ti sfondo di vasche”. Quando ti alleni con questo tipo di allenatore non hai davvero riposo. Si passa da una serie all’altra  e tutte di intensità da moderata a elevata, mai sotto.

Quando questo tipo di allenatore inserisce una serie di tecnica lo fa tenendo fermo il suo pensiero di base. Tipo “adesso facciamo 1×500 di questo esercizio

Se parli con 10 allenatori diversi avrai dieci opinioni diverse su quale metodo è meglio e perché. Alcuni sostengono che semplicemente facendo lavorare i ragazzi in quantità migliora naturalmente la loro tecnica. Altri invece pensano sia meglio lavorare su tecnica e correzioni per le prime settimane e poi passare all’aumento di volume di allenamento. Poi c’è chi sta tutto da una parte o tutto dall’altra.

Quindi qual è il metodo migliore?

Il metodo migliore è quello dell’allenatore che riesce a mettere insieme delle serie di allenamento in cui il duro lavoro di quantità è integrato con lavori di tecnica continui. In questo modo si riusciranno a costruire nuotatori veloci, agili e intelligenti. Nuotatori che possono modificare la propria strategia e tecnica in gara perché il modo in cui nuotano è una scelta, non un vincolo.

Con serie di allenamento in cui il duro lavoro di quantità è integrato con lavori di tecnica del nuoto continui, forgerai nuotatori che possono adattare le proprie capacità a qualsiasi gara per competere sempre nella migliore delle situazioni possibili.

immagine da entratenimiento.com

Come si applica in pratica?

Prendi a esempio una serie semplice, diciamo 10×100 Stile a 1:30. Abbastanza semplice, non ci vuole nulla a spiegarla ed è un modo veloce per fare 1000 metri.

Ma il nuotatore che ci guadagna da una serie del genere? Che cosa cerchiamo di ottenere con questi 10×100? I nuotatori sono concentrati sul migliorare la propria tecnica o sul raggiungimento di un obiettivo specifico oppure stanno solo nuotando perché tu gli hai dato il via?

È qui che entra in gioco l’aggiunta di un po’ di tecnica e di obiettivi specifici.

Trasforma questa serie da una basilare 10×100 a stile a 1:30 rendendola tale per cui ogni nuotatore possa lavorare su qualche aspetto del proprio stile che hai individuato come suo specifico punto debole

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Potrebbe essere fare un certo numero di battuta di gambe delfino dopo la virata/spinta dal muro, mantenere un certo numero di bracciate per vasca, tenere un tempo specifico per ogni ripetuta, insomma qualsiasi cosa pensi possa essere utile a quel tuo specifico atleta.

Prendi una tipica serie di resistenza e personalizzala in modo che ogni nuotatore si senta concentrato e impegnato mentre la esegue. In questo modo avrai un risultato concreto e importante: miglioramenti permanenti a lungo termine.

È una perdita di tempo fare serie a raffica senza un perché sottostante e senza sapere come integrarle con l’allenamento nella sua interezza.

Come puoi iniziare a inserire nei tuoi allenamenti nuoto un sistema del genere?

  • Inizia piano e gradualmente.
  • Se non hai mai utilizzato un sistema del genere aggiungi le cose un po’ alla volta, non rendere tutto complicato di punto in bianco, sarebbe indigeribile e forse anche controproducente per i tuoi atleti.
  • Inizia con qualcosa di semplice come il conteggio bracciate. Prova a far mantenere loro un conteggio prestabilito per tutta una serie intera e guarda che succede. vedrai atleti che non hanno alcun problema a farlo e altri che perdono il conto a ogni vasca e neache riescono a ricordarsi un numero o magari lo sparano a caso perché non hanno voglia di farlo.
  • Cerca di raccogliere sensazioni  e opinioni dei tuoi nuotatori, appena capisci che hanno digerito una variazione inseriscine subito un altra. Esempio, aggiungi al conteggio il fatto di mantenere un certo tempo e poi aggiungi ancora un recupero rilassato del braccio.

Pezzo per pezzo, aggiunta per aggiunta per arrivare gradualmente a un mix perfetto e produttivo perla tecnica del nuoto dei tuoi atleti ma senza mollare su resistenza e forza.

I risultati, non si limitano alla Tecnica del Nuoto

Mack Horton, un SuperNuotatore (foto di Courier Mail)

Quello che guadagni con il tempo è qualcosa di inestimabile. Non stai allenando solo il fisico dei tuoi nuotatori, stai allenando la loro mente. Stai insegnando loro a concentrarsi su quello che stanno facendo, piccolo miglioramento dopo piccolo miglioramento.

I piccoli miglioramenti se sono costanti sono tanti e, sommati tutti insieme, diventano vantaggi enormi per un agonista.

Ecco un altra cosa importante che deve cambiare un po’: TU. Se non hai mai utilizzato un sistema del genere per allenare potresti trovarti stranito o addirittura scioccato. Ci vuole molta concentrazione anche da parte dell’allenatore per tenere i propri nuotatori sempre sul filo del rasoio dell’attenzione. Molta più concentrazione di quella richiesta per mandare chi nuota a fare una serie dietro l’altra senza sosta.

Devi ricordarti conteggi, tempo, ripetute, punti di forza e debolezze di ogni stile di ogni tuo atleta. Ti ci vorrà di più a scrivere un allenamento nuoto perché sarà in parte su misura, dovendo lavorare non solo sulla forma fisica ma anche su quella mentale.

Prenditi il tempo necessario per creare serie più “dinamiche” e vedrai i tuoi nuotatori superare limiti che non avresti mai pensato, garantito.

Tenendo separato l’allenatore “tecnico” da quello “a esaurimento” ognuno di essi avrà qualche buon nuotatore che funziona. Mescolando i due stili di allenamento nuoto vedrai migliorare TUTTA la tua squadra. I primi e gli ultimi della corsia cresceranno in forza e velocità!

leggi l’articolo originale qui: https://swimswam.com/technique-or-fitness-which-should-be-a-higher-priority-for-your-team/

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