A postooooooo….
Quando senti lo starter dire queste parole seguite dal ronzio del segnale di partenza, è il punto di non ritorno… tocca decisamente a te.
Ma cos’è che ti rende “pronto” al momento della gara?
Beh credo sia diverso per ognuno di noi. Ti concentri su te stesso? Ascolti la tua musica? O semplicemente chiacchieri e cazzeggi con i compagni di squadra?
Per me i momenti pre-gara sono un mix di tutte queste cose. Mentre mi preparavo agli eventi più importanti della mia carriera, i Giochi Olimpici del 1996 e del 2000, trovai una soluzione semplice alla mia preparazione da gara.
Diciamo che mentre pensi quale sarà la tua strategia di gara, ricorda questo: l’unico modo per essere bravi in questo è di impratichirsi ad ogni meeting e ad ogni gara. Così quando arriverai alle gare importanti, tutto avverrà automaticamente! Questa preparazione psicologica alla gara dovrebbe essere parte del tuo allenamento. Preparati a vincere e vincerai!
Ecco qualche consiglio per cominciare e che io utilizzo spessissimo.
Controlla più che puoi l’ambiente che ti circonda – Dal riscaldamento, alla vestizione con il costumone da gara, e prenditi il tempo per parlare con il tuo allenatore.
In quanto fondista ero sempre la prima ad arrivare per il riscaldamento. Il mio riscaldamento era una sorta di mini-pratica giusto per far fluire bene il sangue, regolare la frequenza di bracciata e far pompare un pò il cuore. E poi odiavo arrivare in ritardo… con quel che impiegavo a mettermi il costumone. Diciamo che mi piaceva dettare i miei tempi piuttosto che subire quelli della gara .
Musica – sulla playlist: la sigla di The A-Team, Right Now di Van Halen, Thunderstruck degli AC/DC e Welcome to the Jungle dei Guns -N-Roses. Erano le 4 canzoni che mi davano la carica e il ritmo di cui avevo bisogno!
Mentre ascoltavo la musica era il momento di visualizzare la gara. Nella mia testa andava come io volevo che andasse! Fai lo stesso, non lasciare alcuna possibilità al tuo ERRORE … una gara ben pensata è una gara vinta!!
Mentre lavoravo sulla giusta immersione mentale per essere pronta alla gara, dovevo anche combattere la tendenza a affondare troppo in quei pensieri, ciò sarebbe stato MALE!!
Il mio miglior ricordo è questo – Lo sguardo alle gradinate alle qualificazioni per le Olimpiadi del 2000, mio padre (Keith Bennett) che si sbracciava mentre entravo con gli 8 finalisti per i 400 Stilelibero… io ero troppo assorta e concentrata. Fece qualsiasi cosa per attirare la mia attenzione e quando lo vidi scoppiai in una risata. Era quello che mi ci voleva. Come se potessi sentirlo dire: “Brooke, sei arrivata fino a qui, ora vai e fai quello che ami fare e che ti diverte… nuota!!”
Aspettati l’inaspettato – Un ritardo nella partenza, una cuffia o un costumone che si rompono, o occhialini che si smontano! Devi essere preparato a tutto, avere sempre ricambi nel borsone!
Ma ricorda questo – stai facendo quel che stai facendo perche ti diverte farlo! L’allenamento è per la gara. La gara è per vivere emozioni!!!
-Brooke Bennett
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