Rana, le mani di Dave
La scorsa settimana mi sono ricordato di un esercizio molto interessante ai fini dello sviluppo di sensibilità delle mani, ideato dall’allenatore della nazionale paralimpica statunitense Dave Denniston.
Perché farlo:
Sviluppare un eccellente nuotata a Rana significa sapere esattamente cosa stanno facendo le tue mani. E’ più facile imparare ad acquisire una maggiore sensibilità delle mani all’acqua quando si eseguono esercizi impegnativi in allenamento sulle variazioni.
Come farlo:
1) Ci sono 5 fasi in quest’esercizio. Inizia nuotando la prima vasca a Rana con le mani chiuse a pugno.
2) La seconda fase è “#1”. Nuota a pugni chiusi ma con l’indice esteso.
3) PACE FRATELLO! Nella terza fase nuota a Rana con le dita che fanno il segno “pace”. Indice e medio distesi, quindi, e cerca di tenerli separati!
4) Per la quarta fase nuota con pollice, indice e mignolo distesi. Sentirai le dita ondeggiare parecchio in questa fase.
5) La fase finale è il segno “A OK”. Fai un cerchio unendo pollice e indice e distendi le altre dita della mano.
Come farlo veramente bene (i punti essenziali):
Alterna vasche in cui utilizzi solo alcune dita della mano a vasche in cui nuoti con la corretta bracciata a rana. Cerca di concentrarti su come l’intera mano si “risveglia” e acquisisce consapevolezza quando passi alla nuotata corretta. Puoi anche alternare questo esercizio con qualche vasca con palette per sovraccaricare le mani dopo aver provato l’effetto limitante delle cinque fasi del suddetto esercizio.
La cosa migliore per la Rana? Le palette senza elastico
L’ideale quando passi alle palette è utilizzare quelle senza elastico tipo Agility. Vedi immagine qui sotto. Perché? È presto detto, riuscirai a sovraccaricare le mani come dicevamo nel precedente paragrafo, e nel contempo lavorerai sia sul potenziamento (la paletta) che sulla tecnica (la mancanza di elastico ti costringe a trovare sempre la migliore presa sull’acqua).
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