Riscaldamento nel Nuoto, come sfruttarlo al meglio

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    foto by unsplash e Pexels

    Ottimizzare il Riscaldamento del Nuoto: Consigli e Strategie

    Se sei un nuotatore o una nuotatrice e pensi al riscaldamento pre gara nel nuoto ti verranno in mente immagini da girone infernale. Ma anche in allenamento oltre che in gara il riscaldamento pre-nuoto dovrebbe essere considerato essenziale prima di uno sforzo intenso in acqua. Non solo per ridurre il rischio di infortuni, ma anche per massimizzare le prestazioni nel nuoto.

    Considerando un generico allenamento di nuoto, dovresti essere prontə a dedicare circa 8-10 minuti al riscaldamento prima di entrare in acqua. Ovviamente le cose si complicano nel riscaldamento pre-gara a causa dell’estremo affollamento della vasca e dei tempi più limitati a disposizione.

    L’importante è che il riscaldamento sia il più possibile contiguo all’allenamento o alla gara. Infatti un ritardo tra il riscaldamento e la competizione significa che i benefici del riscaldamento vengono progressivamente ridotti durante l’attesa. Questo perché molti degli effetti positivi del riscaldamento sono legati alla temperatura. La domanda quindi è: esiste un modo per aggirare questo problema per i nuotatori?

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    L’abbigliamento può aiutare a mantenere gli effetti benefici del riscaldamento pre gara?

    Ricerche abbastanza recenti si sono concentrate sugli indumenti indossati dai nuotatori dopo il riscaldamento. In uno studio pubblicato all’inizio di quest’anno, gli scienziati hanno valutato gli effetti di due diverse tipologie di abbigliamento durante la fase di transizione (il periodo tra il completamento di un riscaldamento e l’entrata in acqua), sulle successive prestazioni di nuoto massime nei 100 m (Eur J Sport Sci. 2018 marzo;18(2):182-189).

    In due diverse occasioni, nove nuotatori professionisti (3 donne, 6 uomini con una media del miglior tempo stagionale sui 100 metri di 61,54 secondi) hanno completato un riscaldamento individuale in piscina di 30 minuti. Ogni volta il riscaldamento è stato seguito da un tempo di cambio di 7 minuti e poi da una fase di transizione di 30 minuti, in cui i nuotatori sono rimasti seduti fino a quando non sono entrati in acqua per eseguire una nuotata di 100 metri al massimo sforzo.

    Tuttavia, questa fase di transizione differiva tra i due studi; in una i nuotatori indossavano i loro abiti abituali mentre nell’altra prova indossavano abiti molto caldi. Le due prove sono state fatte a distanza di una settimana l’una dall’altra.

    I risultati di questo esperimento

    I risultati sono stati: che quando i nuotatori indossavano indumenti caldi, la loro temperatura interna e quella cutanea rimanevano elevate più a lungo durante la fase di transizione di 30 minuti. Questo ha dimostrato che gli indumenti più caldi hanno contribuito a trattenere il calore corporeo dei nuotatori in modo più efficace rispetto a quando indossavano abiti normali.

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    Ma la cosa più rilevante è che ciò ha portato vantaggi significativi in ​​termini di prestazioni. Infatti i tempi finali dei 100 metri sono stati dello 0,6% più veloci con l’abbigliamento caldo rispetto alla condizione con l’abbigliamento normale (62,6 secondi contro 63,0 secondi). Può sembrare poco ma se sei un nuotatore o una nuotatrice agonista sai quanto siano importanti anche le frazioni di secondo

    Cosa significa?

    Se l’esperimento ha considerato una fase di transizione di 30 minuti, in una fase di transizione più breve (quando c’è meno tempo per perdere il calore corporeo generato durante il riscaldamento), i benefici prestazionali potrebbero essere stati meno evidenti.

    Ma siccome non ci sono svantaggi nell’indossare indumenti caldi mentre aspetti di entrare in acqua, non c’è motivo di non farlo, anche quando prevedi che il periodo di attesa sia più breve. Inoltre, anche se si prevede che il periodo di transizione sarà breve, possono verificarsi ritardi, e talvolta si verificano, rendendo l’uso di indumenti caldi un’opzione ancora più sensata.

    Conclusioni

    Dopo il riscaldamento prima della nuotata, indossa degli indumenti caldi, anche se l’ambiente della piscina è già molto caldo. Nella maggior parte delle piscine competitive, la temperatura dell’aria sarà molto simile alla temperatura dell’acqua (circa 27°C o 80°F). Anche se sembra caldo, è ancora ben al di sotto della temperatura interna del corpo di circa 36°C (98°F), il che consente una perdita di calore costante.
    Scegli indumenti che siano il più caldi possibile, ma non così caldi da diventare scomodi o da farti sudare. Sono preferibili anche indumenti larghi che possano essere facilmente rimossi quando si viene chiamati per la competizione.

    tratto da https://www.sportsperformancebulletin.com/

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