Categories: Filosofia del nuoto

Riflessioni sulle abitudini alimentari dei nuotatori: perché qualcuno riesce a mangiare quel che vuole senza che le prestazioni ne risentano? – di Kevin Iwasa-Madge

Qualche mio pensiero a proposito di un argomento MOLTO COMPLESSO. Non voglio trarre alcuna conclusione troppo rigida o definitiva né fornire alcuna raccomandazione concreta ma solo buttare là qualche pensiero su nuoto e alimentazione.

Ho notato che alcni nuotatori (ma vale per atleti di ogni sport) sembrano avere prestazioni ottimali anche se non controllano la propria alimentazione (ossia: mangiano quello che vogliono). Sembra un’osservazione davero superficiale ma ci sono davvero un sacco di variabili in gioco. non è per niente un’equazione lineare. Come anche è una falsa dicotomia pensare che un atleta stia performando o non performando. Ci sono moltissimi gradi nella scala delle prestazioni. Quindi, visto che la domanda porta, ontologicamente, a complessità e possibile confusione iniziamo col definire alcune variabili:

Mangiare quel che vuoi – Questo implica che lui/lei voglia mangiare “cibo spazzatura”. Lo dico perché se un’atleta volesse veramente mangiar sano e le sue prestazioni fossero ottimali non ci sarebbe molto da confondersi, no? Per questo credo che la vera domanda dovrebbe essere “perché alcuni atleti possono mantenere prestazioni ottimali pur mangiando cibo di bassa qualità?”

Innanzitutto il primo pensiero è che anche i cibi di infima qualità hanno calorie! Spesso ne hanno di più dei cibi sani. Attualmente definiamo la qualità del cibo in base a quanto è nutriente (più nutriente=maggiore qualità), che detta in breve può anche essere letta come “più il cibo è di infima qualità e più sono le calorie che possiede”. Secondo la definizione che abbiamo appena creato i cibi di bassa qualità hanno più nutrienti e meno calorie. Può essere che l’assunzione di calorie sia la variabile che confonde?

Advertisement

La corretta assunzione energetica è davvero una variabile MOLTO predittiva della prestazione per gli atleti di resistenza. Migliora la prestazione anche indirettamente grazie alla sua interazione con la capacità di lavoro, carico di allenamento, produzione di forza, etc. Tutte queste relazioni nei nuotatori sono, probabilmente, amplificate, visto che essi stanno parecchio tempo in acqua relativamente fredda che può generare una ulteriore richiesta di energia.

Ora, cosa succederebbe se quello stesso nuotatore potesse assumere la stessa quantità di energia consumando cibi ricchi di principi nutritivi/di alta qualità? migliorerebbe le sue prestazioni? Questa domanda ci porta alla variabile successiva

La prestazione – Come misuriamo le prestazioni? Stiamo dando per scontato che quel nuotatore abbia una buona resa, ma come lo sappiamo? Solo perché va più veloce dei suoi compagni di squadra?

Come ben sappiamo non è così semplice. E se la resa di quello specifico nuotatore fosse dovuta al suo potenziale genetico? O magari lui/lei si allena più duramente, o magari sa sfruttare bene le strategie di gara? E se invece fosse perché quell’atleta riesce a sfruttare nuovi e più efficaci modi di allenarsi?

UN SACCO DI VARIABILI! Può rivelarsi necessario effettuare dei confronti più ampi. Con che frequenza migliora questo nuotatore? Abbassa costantemente i propri tempi? Inserita in tutte queste variabili allora anche la questione dell’alimentazione può avere un senso e un effetto pratico da non sottovalutare.

di Kevin Iwasa-Madge 

Articoli Simili:

  • Allenamento nuoto remate e palette ISO
    Allenamento nuoto remate e palette ISO - Nuoto on line In Allenamento nuoto remate e palette ISO - Nuoto on line Jill  Dahle, direttrice delle vendite internaz...
  • Allenamento - master e andatura di soglia aerobica
    La serie di oggi aiuterà i master a determinare la loro andatura di soglia aerobica (AT) Riscaldamento: 1x400 a piacere 4 X 50 a piacere ma iniziando...
  • Allenamento - Scatti e respirazione (n.30)
    Obiettivo di questo allenamento è allenare gli scatti e il controllo della respirazione. È un allenamento a un ritmo piuttosto veloce e include diverse serie al...
  • Un utile tabella di comparazione pinne
    Pubblichiamo questa tabella giusto per facilitare la comprensione delle differenze tra le pinne a marca FINIS.  
  • Cos'è che rende una piscina "veloce"?
    scritto da Counsilman-Hunsaker, partner SwimSwam.  Abbiamo sentito questa frase un milione di volte: “È una piscina veloce”. Ma che significa veramente? Ecco...
  • Stile Libero - integrare le virate in maniera fluida, con Joao de Lucca
    Le virate migliori sono un tutt'uno fluido che non interrompe l'azione con inutili ritardi. Il campione NCAA (National Collegiate Athletic Association) Joao de ...
  • Il Bicarbonato di sodio e la prestazione sportiva
    A proposito dell'utilizzo del bicarbonato come integratore nell'attività sportiva riportiamo due considerazioni. La supplementazione di bicarbonato di sodio ...
  • Nuoto: Come affrontare i 200 Stile. Strategia, velocità e distanza.
    Nuoto: Come affrontare i 200 Stile. Strategia, velocità e distanza. I 200 Stile, gara in cui la luga distanza incontra la velocità, è una delle gare secondo ...
  • 400views

    Recent Posts

    Esercizio Tecnica a Rana – mini bracciata

    Esercizio Tecnica a Rana - mini bracciata Quando la maggior parte dei ranisti nuota cercando…

    3 giorni ago

    Nuotare piano nel Triathlon migliora i tempi

    Nuotare piano nel Triathlon migliora i tempi Secondo una ricerca pubblicata su Pub Med nuotare…

    1 mese ago

    Allenarsi con il Suspension Trainer per il Nuoto

    Allenarsi con il Suspension Trainer per il Nuoto Allenarsi con il suspension trainer per il…

    2 mesi ago

    Perché il Nuoto Frenato migliora le prestazioni

    Perché il Nuoto Frenato migliora le prestazioni Rispetto all’aria, l’acqua è una sostanza densa, il…

    3 mesi ago

    Nuoto: potenziare le spalle con questi esercizi

    Nuoto: potenziare le spalle con questi esercizi La spalla del nuotatore è un problema concreto…

    3 mesi ago

    Il miglior esercizio a Dorso, “spingi il compagno”

    Dorso, esercizio "spingi il compagno", bizzaro ma estremamente efficace Se mai dovessi sentire l'allenatore che…

    5 mesi ago

    Questo sito utilizza i cookie