Ricordi i tempi di qualificazioni ai trials in Uzbekistan? Molti nuotatori avevano ottenuto il tempo MA in circostanze parecchio controverse. Puoi leggere la storia nel post Scandalo nel Nuoto Indiano, Truffa sui Tempi di Qualificazione per Tokyo.
Il nuotatore Likith Prema in un video aveva smascherato alcune stranezze al meeting di Tashkent. Ovvero dei tempi più bassi di quellieffettivamente nuotati da atleti che quindi non sarebbero rientrati nelle qualificazioni Olimpiche. I tempi sono poi magicamente scomparsi dal database dei tempi di FINA. La Federazione Internazionale Nuoto non ha commentato pubblicamente la faccenda (nonostante molti abbiano fatto domande e richiesto dichiarazioni). Anche il segretario della Federazione Indiana Nuoto, Monal Chokshi, ha coonfermato al periodico Sportstar che i tempi sono stati annullati.
Tra i tempi contestati ci sono la qualificaizone nei 100 Farfalla Uomini di Adilbek Yusupboev e Eldor Usmonov. Ma anche i 100 Stile di Aleksey Tarasenko. I membri della delegazione indiana, ha detto Prema il nuotatore da cui è partita la denuncia, avevano negato di aver manomesso i tempi durante le gare.
Prema era ritornato in india dopo le gare uzbeke e postato un video che sbugiardava i cronometri fornendo prove evidenti dell’imbroglio. Anche il sito Swimming World aveva acquisito documenti che corroboravano la versione di Prema. Prema sostiene di essere anche stato minacciato dagli ufficiali di gara Uzbeki (cosa che la Federazione Indiana nega totalmente.
Prema aveva dichiarato: “Ho protestato perché amo questo sport. Questo è quello che ho fatto negli ultimi 18 anni. Mi alleno da solo. Ogni giorno devo cercare uno spazio in piscina per allenarmi. Amo molto questo sport e voglio fare qualcosa per il nuoto. Quando ho visto cosa stava succedendo a Tashkent è stato molto, molto frustrante per me. Addirittura straziante. Mi sono chiesto, ma allora per cosa mi sto allenando? Per cosa sto lavorando? Se le persone vanno così facilmente alle Olimpiadi, perché mi sto allenando per questo e sto lavorando così duramente?”
Venerdì scorso Prema è stato intervistato dal Times of India: “È soddisfacente sapere che la FINA ha preso atto delle pratiche scorrette durante l’evento“, ha detto Prema. “Ho fatto quello che pensavo fosse giusto. Quando vedi persone che imbrogliano è molto frustrante. Ogni giorno mi alleno in piscina per 10 ore. Ci sono molti sforzi e sacrifici che uno deve fare per essere un nuotatore. Quando vedi che tutto il duro lavoro va in malora a causa di pratiche scorrette, sai che non è giusto. Non puoi ritenerlo giusto”.
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