Come e quando è necessaria la discussa Certificazione Verde nelle piscina? Con l’inizio della stagione autunnale non vediamo l’ora di tornare agli impianti natatori. Non solo i nuotatori e le nuotatrici non vedono l’ora, anche i gestori delle piscine hanno rivolto domande di chiarimento alla Federazione Italiana Nuoto su come applicare il D.L. 31 luglio 2021 n.105, integrante il D.L 22 aprile 2021 n.52. Oggetto di questo decreto l’accesso a “piscine, centri sportivi, palestre, sport di squadra, limitatamente alle attività al chiuso”.
Le domande di dividono tra quelle in merito a questioni relative a piscine all’aperto e al chiuso. iniziamo con quelle all’aperto:
Sugli impianti al chiuso le domande sono:
La risposta è arrivata il 2 settembre. Questo dopo che la Federazione Nuoto si era rivolta, sollecitando chiarimenti, alla Ministra con delega allo Sport Valentina Vezzali, e chiedendo con forza di poter equiparare l’indice massimo di affollamento delle piscine a quanto previsto dalle “Linee Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere” per le attività a secco, in 5 metri quadri per partecipante, considerando anche la nota azione protettiva e di sanificazione esercitata dal cloro presente in piscina sul SARS-CoV2.
Ma veniamo al dunque, la risposta sarebbe una sola per tutte le domande qui sopra: Il green pass NON sarebbe obbligatorio in quei casi MA sarà necessario PRIMA il parere preventivo del CTS per quanto riguarda l’indice di affollamento delle piscine. Non mi sembra chiarissimo, ecco.
Dice Barelli: “Le Linee Guida previste dalle Autorità competenti e dalla Federazione nuoto risultano così più comprensibili e meglio applicabili. I chiarimenti penso che risulteranno della massima utilità anche per tutti gli utenti e gestori di ogni impianto sportivo, non solo natatorio.
Per quanto riguarda il settore degli sport acquatici […] rimane urgente quello del cosiddetto affollamento in piscina, chiedendo l’equiparazione degli spazi con quelli riconosciuti protettivi per la salute negli sport a secco. Mi auguro che la questione, di competenza del CTS, possa, anche con l’aiuto del Dipartimento Sport, essere risolta quanto prima, insieme con tutte le altre, molte, troppe questioni che la pandemia ha proposto e che ancora non sono state affrontate con i provvedimenti indispensabili alla sopravvivenza del settore”.
Fonte: https://www.federnuoto.it/home/federazione/news-la-federazione/37344-green-pass-chiarimenti-del-dipartimento-sport-ai-quesiti-di-barelli.html
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