Il Flutter Kick non è altro che il modo anglosassone per indicare il tipo di battuta di gambe a stile libero e a dorso.
A seconda del tipo di nuoto che stai praticando, agonistico, nuoto libero o acque libere, l’abilità di controllare le gambe, e mantenerle “produttive” per tutto il tempo, è essenziale! Qui pubblichiamo un paio di punti chiave da tenere a mente quando lavori sulla tua battuta di gambe.
Perché farlo:
Indipendentemente dal tipo di nuoto tu stia praticando, lavorare sul miglioramente della tua battuta di gambe ti conferirà una bracciata meglio ritmata e più produttiva. L’abilità di “accendere” e “spegnere” la battuta di gambe può permetterti di decidere quando risparmiare energia e quando, invece, inserire il turbo!
Come Farlo:
1. Cominciamo con la base della battuta di gambe, quella con l’ausilio della tavoletta. Alcuni sostengono che utilizzare una tavoletta induce ad una posizione scorretta del corpo. Questo può anche essere vero ma il punto focale di battere le gambe con la tavoletta è di permettere la massima concentrazione sul colpo di gambe eliminando le altre distrazioni, quali bracciate e respirazione.
2. A molte persone è stato insegnato a battere le gambe con la gamba tesa, come vedi nel video. NON FATELO. Anche se vi sembrerà di lavorare, a livello di fatica, il che è sicuramente vero, non vi sarà utile al fine della propulsione in avanti!
3. Invece di tenere le gambe rigide pensate di dover dare una “frustata” con caviglia e punta delle dita e permettete alle ginocchia di piegarsi giusto il necessario a permettere questa “frustata” (guarda nel video).
4. Molti maratoneti o triatleti hanno caviglie rigide, e più calciano e meno si muovono. Due modifiche semplici e veloci per correggere questo difetto. Tieni i piedi alti, allineati con il resto del corpo e lavora sulla flessibilità delle tue caviglie e sul tenere il piede ben ESTESO.
5.
Come farlo nella maniera migliore (i punti essenziali):
Mantieni il colpo di gambe stretto e breve. Cerca di non affondare troppo le ginocchia. E ricordati di estendere bene il piede. Infine, non permettere ai piedi di uscire troppo dall’acqua. Molte delle bolle che vedi sono causate dai talloni che aspirano aria in acqua… e non dalla parte frontale del piede che spinge aria in acqua.
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