Teoria dell'allenamento

Come usare la vista in acque libere

Non credo che ci sia un sistema perfetto per guardare la direzione in acque libere. Qui vi illustro brevemente quello che per me è un metodo che funziona e che alleno per alcuni minuti durante ogni allenamento che faccio – di solito durante il riscaldamento o il defaticamento.

Quando guardo lo faccio con la mano sinistra distesa in avanti. Appena la sinistra entra in acqua io sollevo appena gli occhi per avere una visuale. Mi interessa che siano solo gli occhi a uscire, alcuni nuotatori, invece, tirano fuori dall’acqua quasi tutta la faccia e questo fa affondare troppo le gambe e può essere un grosso dispendio di energia durante una gara.

Il movimento della testa dev’essere il più piccolo possibile, io non allontano mai troppo il mento dal petto e cerco di tenere il collo dritto anche quando guardo.

La mano rimane comunque vicino alla superficie, anche quando ho gli occhi sopra il livello dell’acqua la mano rimane appena sotto. Questo mi permette di girare la testa, prendere un respiro e poi iniziare la normale bracciata, proprio come in piscina.

Per quanto possibile io voglio che la mia bracciata sia identica (o quasi) a quella che faccio in vasca. Non voglio che la posizione della mia testa o del corpo cambi quando guardo per orientarmi.
Se mi accodo a qualcuno che sta guardando per direzionarsi bene io mi posso mettere in scia e nuotare parecchie centinaia di metri tra uno sguardo e l’altro.

Un modo di verificare quanto è dritta la tua nuotata è quella di nuotare con gli occhi chiusi. Chiudi gli occhi e nuota 50 bracciate per vedere se stai nuotando dritto. Se ti rendi conto che pieghi troppo a destra o troppo a sinistra puoi tenerne conto quando starai gareggiando in acque libere.

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Ricorda che puoi sempre utilizzare il paesaggio per correggere la tua direzione. Il giorno prima della gara o durante il riscaldamento di solito mi prendo dei punti di riferimento (del paesaggio oppure edifici facilmente riconoscibili) giusto in caso che le boe non siano abbastanza grandi o che ci siano troppe onde.

Il segreto quando nuoti in acque libere è stare rilassato e puntare nella direzione giusta.

Se stai puntando una boa decidi da quale lato dovresti stare quando ci arriverai. Se vuoi passarci a sinistra tieni la tua spalla sinistra allineata in direzione della boa ogni volta che guardi per orientarti. Se arrivi alla boa dalla parte interna dovrai fare una brusca virata e perderai del tempo.

Mano a mano che ti avvicini alla boa dovrai utilizzare lo sguardo nel modo giusto, cioè non troppo ma a sufficienza per mantenere la direzione voluta. Quando il mare è calmo potresti fare anche 10 o 20 bracciate senza dover correggere la direzione.

Ricorda gli esercizi fatti in vasca per la visuale in acque libere. Guarda avanti e poi respira subito di lato. Alza la testa di quel poco che ti serve per vedere la boa e poi girala di lato velocemente per respirare.

Se devi correggere la direzione non accentuare la correzione. Fai un piccolo cambiamento e dopo tre o quattro bracciate bracciate controlla ancora finché non sarai posizionato bene.Se ti trovi completamente  fuori strada non c’è niente di male a fare qualche bracciata a Rana per ritrovare l’orientamento.

Se il mare è mosso ovviamente dovrai occiheggiare alle boe molto più spesso per assicurarti di nuotare il percorso più breve. Cerca di guardare quando sei sulla cima diell’onda, avrai una visuale migliore

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