E certo, l’azienda principale nella produzione di snorkel dice che ogni triatleta ha bisogno di uno snorkel. Capirai che sorpresa. In tutta onestà questo è un consiglio spontaneo, uno snorkel frontale è essenziale per ogni triatleta, ecco perché…
Semplice matematica, giusto? Se devi ancora fare il passo di procurarti uno snorkel frontale abbiamo sottolineato i tre punti chiave nel “primo passo”. Se hai già un respiratore frontale nel tuo arsenale di attrezzi, meglio così! Salta il primo passo e dai un occhiata al secondo e terzo passo per dare una bella scossa all tuo programma di allenamento.
Primo passo: scegli uno Snorkel
Snorkel originale. L’innovazione tecnica che mise Finis nel mercato. Con la valvola di sfiato, il frontalino regolabile e il boccaglio in silicone medicale, questa è l’opzione più completa per atleti e allenatori in tutto il mondo.
Glide Snorkel. Il Glide ha un design semplificato e un prezzo un poco più accessibile. Un tubo leggermente più corto e idrodinamico che lo rende più facile da svuotare dopo le virate. Non ha la valvola di sfiato. Il Glide è un’ottima opzione per un allenamento sulle lunghe distanze o che mescoli più stili.
Snorkel Stile Libero. Il design ricurvo favorisce la posizione corretta della testa e un allineamento del corpo specifico per lo Stile Libero. Ideale per gli allenamenti a velocità elevata e per quei nuotatori che devono concentrarsi su una posizione stabile della testa.
Secondo Passo: serie di tecnica
Per familiarizzare con il tuo nuovo attrezzo ti consigliamo di impiegare una parte di allenamento lavorando su serie ed esercizi di tecnica. prova i seguenti:
Galleggiamento: respirare con uno snorkel può essere disorientante quindi prenditi tempo per essere a tuo agio. Galleggia a pancia in giù per 30 secondi alla volta e concentrati su inspirazioni ed espirazioni lunghe e rilassate.
Tocco in testa: Durante ogni recupero di bracciata toccati la testa prima di allungare il braccio in avanti. Questo esercizio enfatizza la rotazione del corpo e il posizionamento della mano.
6 gambate: Con un braccio disteso in avanti fai sei colpi di gambe poi bracciata e cambi braccio per fare altre 6 gambate dall’altra parte. Così per tutta la vasca.
Pinna di squalo: Quando il braccio è al punto più alto del recupero (gomito che punta in alto) pausa per due secondi (continuando a battere le gambe) e poi riparti con la bracciata. Questo esercizio è ottimo per allenare il recupero a gomito alto, un’abilità essenziale per muoversi in acque, o corsie, affollate.
Terzo passo: lavorare sulla resistenza
Una volta familiarizzato con la respirazione e la tecnica puoi tuffarti in serie più lunghe che alleneranno la tua resistenza cardiovascolare.
Fondamenta: 1 x 400, 1 x 300, 1 x 200, 1 x 100 (2 o 3 ripetizioni durante giorni di allenamento pesanti)
Costruire la velocità: 3 x 300 (primi 300 rilassati, secondi 300 Media velocità, terzi 300 VELOCI!)
Tieni traccia dei progressi: 500 prendendo il tempo (controllali di settimana in settimana)
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