I risultati delle ricerche sugli effetti del Tapering sulla soglia anaerobica sono contraddittori.
In due studi i livelli di lattato ematico per sforzi submassimali non cambiano durante il Tapering (Anderson et al. 1992; Van Handel et al. 1988). Costill e colleghi (1985) invece, riferiscono di una riduzione del 13% del lattato ematico per un submassimale su 200 m di nuoto successivo al Tapering.
Anche D’Acquisto e collaboratori (1992) riferiscono di riduzioni nel lattato ematico del 25% e 32% a due differenti velocità di nuoto successivamente al periodo di allenamento in scarico. Quest’ultimo gruppo di ricercatori riferisce anche una diminuzione della frequenza cardiaca tra l’8% e il 26% a velocità di nuotata submassimali.
I nuotatori non erano depilati durante i test di D’Acquisto. Ragion percui questi risultati non sono conseguenti a una riduzione dell’attrito. I loro risultati suggeriscono che la richiesta di energia per nuotare a velocità submassimali diminuisce durante il Tapering.
Queste conseguenze del periodo di scarico possono fornire, alla fine dei conti, una maggior resistenza. Ciò significa poter mantenere più a lungo il massimo sforzo!
Lasciatemi riassumere i risultati delle ricerche menzionate in questi post sotto il titolo “Tapering – Cambiamenti fisiologici durante l’allenamento in scarico”:
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