Cos’è che rende una piscina “veloce”?

    scritto da Counsilman-Hunsaker, partner SwimSwam.

    Abbiamo sentito questa frase un milione di volte: “È una piscina veloce”. Ma che significa veramente? Ecco quattro elementi che possono aiutarci a capire di cosa si parla quando si parla di piscina veloce:

    stock (courtesy of Funky Trunks, Funkita)Profondità dell’acqua: la profondità potrebbe essere il fattore più essenziale nel rendere veloce una piscina. Due considerazioni quando si tratta di profondità di una vasca, considerazione scientifica e psicologica.

    Parlando scientificamente più è profonda una piscina e più è veloce. In una piscina bassa le onde e i vortici rimbalzano o vengono “rotti” dal fondo quindi l’acqua è più turbolenta e le energie propulsive di vortici (nel caso della battuta di gambe a Delfino ad esempio) non sfruttate. La maggiore profondità attenua o annulla l’impatto delle onde e non interrompe i vortici.
    Quindi perché non fare piscine profondissime? Da una parte per i costi che ciò comporterebbe, dall’altra i punti di riferimento (tipo il fondo con le piastrelle) aiutano psicologicamente a percepie la velocità di movimento e quindi la piscina come più “veloce”.

    C’è un “punto di non ritorno” in cui oltre una certa profondità la velocità della piscina non aumenta più. Lo standard Olimpico di 3 metri è il miglior punto di compromesso/prestazioni. Tale profondità è sufficiente per annullare le turbolenze delle onde e lasciare intatti i vortici permettendo al nuotatore di percepire comunque la propria velocità.

    Duel in the pool stock by MIke Lewis-3654Progettazione del bordo vasca: Anche il bordo gioca un ruolo nel ridurre le onde. Le onde sul perimetro della vasca non solo rimbalzano sul fondo ma anche lateralmente. I bordi con lo scolo a livello del suolo possono eliminare il rimbalzo dell’onda nelle corsie esterne.
    L’ IUPUI Natatorium, conosciuta come una delle piscine più veloci del mondo, ha un bordo profondo circa 60 cm, questo garantisce un ottimo annullamento di correnti.
    Lo standard Olimpico lascia vuote le due corsie laterali e utilizza solo le 8 centrali nelle competizioni. Negli impianti dove questo non è possibile di solito si lascia comunque uno spazio di X centimetri aggiungendo una corsia in modo da far nuotare staccati dal muro anche i nuotatori delle corsie più esterne.

    Gamma Prodotti Swim Your Stile 500 X 500

    Temperatura: come la profondità anche la temperatura gioca un ruolo nella velocità della piscina. Se l’acqua è troppo calda i nuotatori si surriscalderanno troppo durante la nuotata e la velocità ne risentirà. Per contro un acqua troppo fredda non permetterà ai muscoli di scaldarsi a sufficienza e di performare al massimo delle possibilità. Entrambe queste condizioni possono provocare anche crampi e diminuire la velocità.
    La temperatura migliore è tra i 25 gradi e mezzo e i 26 gradi e mezzo. Molte piscine da riscaldamento sono di un grado più calde proprio per favorire il riscaldamento muscolare.

    (photo: Mike Lewis)

    (photo: Mike Lewis)

    Larghezza corsia: una credenza comune ma errata sulle piscine da gara è che ci sia una larghezza standard della corsia. Essa varia da piscina a piscina anche negli impianti più professionali ed evoluti.

    Lo standard Olimpico prevede corsie di circa 2,5 metri. Le vere piscine Olimpioniche sono lunghe 50m e larghe 25 con 10 corsie.

    Questi 4 paramentri sono alcuni dei fattori che contribuiscono alla costruzione di una piscina veloce. Altre caratteristiche di cui per ora si dibatte includono: luci, diametro dei galleggianti da corsia, ventilazione interna, forma dei blocchi di partenza, gradinate degli spettatori, piano vasca, struttura del filtraggio acque e addittivi chimici utilizzati.

    Articoli Simili:

    Gli occhialini possono essere connessi all'insorgere di glaucoma?

    Si legge in un articolo di Swimmingscience: Per molti anni ci si è preoccupati che indossare gli occhialini aumentasse il rischio di glaucoma. Qual è la ...

    Come sostenere un nuotatore o una nuotatrice dopo una sconfitta

    Come sostenere un nuotatore o una nuotatrice dopo una sconfitta Riportiamo un articolo di Swimming World Magazine che abbiamo trovato molto interessante in c...

    Allenamenti che ti affossano - nuotare con scarpe e magliette

    Facciamo il punto della situazione 1) Scarpe e magliette sono state utilizzate per decenni. 2) Nuotare usando scarpe e magliette per creare resistenza ha...

    Tecnica Del Nuoto: Recuperare 20 Secondi in 100 Metri Migliorandola.

    Perfezionare la Tecnica del Nuoto può farti abbassare i tempi in un modo che neanche ti aspetti! La tecnica del nuoto è tutto. Tabitha è una triatleta che ha f...

    Allenamento - Distanza per nuoto pinnato, di Stefano Konjedic

    Come promesso nello scorso post ecco il secondo allenamento di Stefano Konjedic, stavoleta con un lavoro sulla distanza e frequenza cardiaca di soglia. ALLENAM...

    Allenamento - ogni cosa aerobica!

    Allenamento - ogni cosa aerobica! In Allenamento - ogni cosa aerobica! ci scaldiamo con qualche scatto e poi si passa a velocità di crociera attraverso i misti...

    Partenze a staffetta e lavoro di squadra

    Lavorare sulle partenza delle staffette significa "variare" e capire quale sia lo "slancio" di uno specifico nuotatore. Perché farlo: Siccome può capita...

    Esercizi a secco - flessibilità delle caviglie

    Esercizi a secco - flessibilità delle caviglie Stanco di sentirti le gambe sfatte a ogni allenamento? Qui goswim ci propone un esercizio di 5 minuti che aiut...
    2.3kviews

    Potrebbero interresarti