Battuta di Gambe a Rana, come e perché farla breve e veloce in questo esercizio
La Battuta di Gambe a Rana, se vuoi scattare veloce nuotando a rana è necessario che tu impari a togliere di mezzo le gambe.
Perché? Tutti sappiamo che riducendo l’ampiezza della batuta di gambe a rana si riduce anche l’attrito che questa si porta dietro. Ma per trarre vantaggio da quella riduzione di ampiezza è anche necessario aumentare la frequenza del colpo di gambe.
Ecco un breve esercizio per aiutarti a familiarizzare con il concetto di battuta di gambe a rana in velocità (meno ampiezza più frequenza)
1 – In realtà è molto semplice, dì al nuotatore di ridurre l’ampiezza della battuta di gamb fino a che quasi non riesce a sentirla.
2 – Se il nuotatore esagera allora la battuta di gambe potrebbe sembrare una gambata a Delfino con la punta dei piedi che sporge in fuori nella fase finale.
3 – Continua a rdurre l’ampiezza e incoraggia il nuotatore a diminuirla sempre di più.
Può sembrare strano quando lo leggi ma se provi a farlo in acqua ne capirai il senso molto più facilmente.
Qualche trucco da agonista
Uno dei vantaggi nel praticare questo esercizio è che il recupero delle gambe permette al ranista di aumentare la frequenza di bracciata. Sposta l’attenzione del nuotatore sulla parte frontale dello stile, la presa, e inizia a aumentare la frequenza della bracciata ricordando al nuotatore che deve tenere stretta la battuta di gambe.
La parte difficile è combattere l’istinto e l’abitudine alla battuta di gambe corretta. Il desiderio del ranista di acchiappare e spingersi su più acqua possibile invece che scivolare senza sosta da una piccola bracciata all’altra, molto velocemente.
Ricordati che non stiamo facendo questo esercizio (che esagera la percezione) allo scopo di fare male la battuta di gambe! Lo facciamo perché l’unico modo di trovare la giusta ampiezza e frequenza della battuta di gambe è, come sempre nel nuoto, continuare a sperimentare su di sé.
tratto da un articolo di goswim.tv
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