
Bocciata la riapertura delle piscine
Ancora brutte notizie per chi come noi ama il mondo del nuoto. Non è prevista alcuna riapertura per le piscine (stesso discorso vale per palestre e scuole di danza) nemmeno se la regione si trovasse in zona gialla o bianca. Ciò significa che neanche nelle zone meno colpite dal virus è possibile nutrire speranza sulla riapertura degli impianti.
Perché non si riapre?
Il no alla riapertura è in conseguenza del respingimento da parte della Camera (con soli 66 favorevoli su 443) dell’emendamento presentato da Fratelli d’Italia.
Dice Meloni “Chiediamo al governo di prendere in considerazione la riapertura delle palestre, delle piscine e delle scuole di danza, nelle zone bianche e gialle, secondo il rispetto di protocolli in vigore”. Ha poi aggiunto “il settore è allo stremo, un settore messo in ginocchio dal virus”.
Il discorso è ancora quello della chiusura determinata dai protocolli in vigore. Forse chiudere per settori sembra più facile che scrivere norme e garantire il rispetto di protocolli. Un discorso che abbiamo già sentito da un professore forse più titolato a parlare rispetto a un politico. Puoi leggerlo qui: “Riapriamo le Piscine, sono sicure: il Prof. Landi parla
“Anche Meloni sostiene che “Non tutte le palestre sono uguali, come non sono uguali tutti i ristoranti e tutti negozi. […] Come sanno bene le persone che fanno sport, la gran parte delle attività sportive, si possono svolgere nel pieno rispetto delle norme di prevenzione e sicurezza sanitaria”.
Che dire? Continuiamo a stringere i denti e a comportarci responsabilmente nella speranza che si trovi, sopratutto a livello politico, una buona soluzione alternativa alla chiusura.
Fonte: adnkronos