Lo scorso pomeriggio, mentre guardavo i miei atleti allenarsi, ho notato che per molti nuotatori la spinta dal muro dopo la virata ha la caratteristiche di una vera e propria firma. Questa firma segnala in qualche modo le intenzioni che si manifesteranno nel futuro agonistico.
1 – Spinta in direzione della superficie: queste sono spinte che danno origine a una breve fase subacquea, istintive e di solito tipiche di chi non ha pienamente compreso che la superficie, in questo sport, è il nemico. Interpreto questa “firma” come il segnale che l’atleta ha semplicemente gettato la spugna e sta usando l’allenamento come un alternativa al fitness.
2 – Spinta parallela alla superficie: Come molte cose che si trovano nel mezzo (o nella media) è difficile dire quale sia il vero intento di una spinta del genere. Il nuotatore è a corto di ossigeno perché si sta allenando duramente o è solo una spinta figlia dell’istinto? C’è stata un’intenzione o è stato soltanto un riflesso? Difficile da dire.
3 – Spinta direzionata verso il basso in previsione della battuta di gambe a Delfino in immersione: Adoro questi nuotatori! Ogni virata, in questo caso, porta con se l’opportunità di miglioramento e costruisce un’abitudine utilissima per il futuro di nuotatore. Questi atleti possono sperare di raggiungere il loro pieno potenziale. Senza questo tipo di consapevolezza o abitudine la suddetta speranza comincia sicuramente a sbiadire!