Articolo in breve
Il nuoto coinvolge differenti gruppi muscolari a seconda dello stile praticato. Nel delfino, o farfalla, i nuotatori utilizzano tricipiti, bicipiti e spalle, con un intenso lavoro ondulatorio che coinvolge anche addominali e anche. Il dorso richiede particolarmente l'impiego di dorsali, cosce e glutei, mentre lo stile rana si concentra sull'uso massiccio della muscolatura degli arti inferiori e pettorali. Lo stile libero coinvolge un'efficace combinazione di core, braccia e gambe, avvantaggiando chi possiede una fisicità alta e longilinea.

I muscoli che usi nel nuoto, per ogni Stile
Non è una novità che nuotatori e nuotatrici mantengano i loro fisici al massimo della forma con allenamenti in palestra (i cosiddetti allenamenti a secco usati per potenziare i vari stili – trovi qui alcuni esercizi ottimi e il link ad un ebook gratuito). Ecco quali sono i gruppi muscolari maggiormente coinvolti in ogni stile. Questo e solo una genericissimo riassunto, tutto è spiegato molto bene nel libro (in italiano) Swimming Anatomy.
Farfalla
I delfinisti hanno le braccia. Tricipiti e bicipiti super tonici e spalle più larghe degli altri. Nonostante il movimento ondulatorio si affidi primariamente ad anche e addominali, è tutto il movimento della bracciata che li spinge avanti in acqua.
Farfalla è lo stile che richiede il maggior “ingaggio muscolare” tra tutti e 4. E anche il maggior impiego di muscoli nel singolo ciclo di bracciata. L’intensità dello sforzo è la maggiore.
Dorso
Dorsisti uguale cosce, glutei e dorsali. Per tenere il corpo nella corretta posizione ci si affida molto a petto e addominali. Un dorsista di livello può sembrare che si muova senza sforzo in acqua ma in realtà tutti questi gruppi muscolari vengono coinvolti. Si abituano a utilizzare i muscoli con una cadenza elevata e un’alta resistenza alla fatica.
Durante lo scatto in velocità a essere maggiormente attivi sono trapezio e dorsali. L’attivazione di questi due grandi gruppi muscolari ha come risultato l’improvviso aumento della frequenza di bracciata e una posizione più alta del corpo in acqua. Nonostante questi benefici, la flessione prolungata del collo e della schiena rende più faticoso il rollìo. Proprio per questo i gruppi muscolari di cui abbiamo parlato si attivano per un periodo limitato nel tempo.
Rana
I ranisti dominano l’acqua con un massivo utilizzo della muscolatura degli arti inferiori. Gambe ben definite e le braccia che cercano di tenere il passo. L’andatura della bracciata è determinata dalla velocità che riescono a produrre con le gambe. Un ranista efficiente riesce ad unire la potenza delle gambe con quella dei pettorali. Questo tipo di stile favorisce un basso conteggio di bracciate per vasca e il rilassamento dei muscoli durante la fase di scivolamento. Pericolosissimi nella frazione dei Misti in cui recuperano clamorosamente.
Stile
Gli stileliberisti hanno fianchi, mani e piedi. La rotazione sull’asse lungo del corpo di questo stile lo rende perfetto per chi è molto alto ed ha braccia e gambe lunghe. Dopo l’iniziale fase di presachi fa Stile si affida ai muscoli più grandi di braccia e gambe per spingersi in avanti. Un buon core (addominali e bassa schiena) è necessario per un’efficace connessione tra gambe e braccia per la migliore propulsione possibile.
Misti
I misti? Tutto insieme 😁
Tratto da: https://www.swimmingworldmagazine.com/news/a-look-at-swimmer-muscles-by-stroke//