
Olimpiadi: gli obiettivi di Katie Ledecky e il valore del sacrificio
Katie Ledecky è diventata una delle migliori nuotatrici della storia grazieal duro lavoro e al sacrificio. E questo, nel nuoto, non sorprende. Ma alcuni sacrifici sono diversi da altri.
In aggiunta alle ore e ore di allenamento in piscina e i problemi per gli allenamenti in palestra durante la pandemia di COVID-19 pandemic, la Ledecky ha dovuto fare un sacrificio lungo un anno. Questo sacrificio è stato il sottoprodotto della pandemia e di obiettivi posizionati molto in alto.
Le parole di Katie
Le parole di Ledecky sono belle e consapevoli: “Non mi piace usare la paro la “sacrificio” perché mi sento fortunata a fare quello che faccio. Lo vedo più come un “sfida” . Far vedere a tutto il mondo quanto impegno ci abbiamo messo una volta che arriveremo là (alle Olimpiadi – ndr)”. Queste le parole di Katie Ledecky ai giornalisti del Thursday’s Team USA media summit.
“Praticamente non ho visto la mia famiglia per un anno intero. Neanche uno dei miei familiari. Voglio che questo tempo speso per lavorare ne sia valsa la pena. Quando gareggerò e avrò quella spinta in più voglio che siano orgogliosi di me”.
L’attesa dei risultati
“A un certo momento lo vedi come un processo in divenire,” aggiunge Katie “che rende il risultato finale ancora più dolce”. Il tempo che non ha speso in faniglia lo ha speso tornando a studiare per laurearsi e tenere la mente occupata. Ma adesso è completamente concentrata su Tokyo.
“I miei mi sono stati accando sia a Londra che a Rio nelle precedenti Olimpiadi, quindi so quanto gli peserà non essere con me a Tokyo. Ma non vedo l’ora, quando sarà finita l’Olimpiade, di tornare da loro e raccontargli tutto di persona, sarà bellissimo”.
Fonte Swimming World Magazine