Articolo in breve
Durante la Seconda Guerra Mondiale, oltre un milione di afroamericani prestarono servizio nell'esercito americano, ma solo pochi di loro furono riconosciuti come eroi, tra cui Charles Jackson French, un nuotatore. La storia di French emerse quando salvò una barca di naufraghi feriti, remorchiando la zattera per sei ore in un mare infestato da squali, un atto eroico che lo rese noto a livello nazionale. Nonostante il suo riconoscimento temporaneo, French fu poi dimenticato, a differenza di altri eroi afroamericani come Dorrie Miller e gli aviatori Tuskegee, eccezion fatta per i nuotatori e l'International Swimming Hall of Fame che ne custodisce la memoria. La sua storia continua a essere celebrata in questo contesto, sottolineando l'importanza di ricordare i contributi degli afroamericani alla storia militare degli Stati Uniti.

Un Nuotatore Eroe Dimenticato della Seconda Guerra Mondiale
La presenza di afroamericani nell’esercito USA ha una lunga storia che arriva molto indietro nel tempo. Inizia con la rivoluzione americana della seconda metà del 1700. Durante la seconda guerra mondiale più di un milione di soldati afroamericani hanno prestato servizio nelle forze armate degli Stati Uniti d’America.
Purtroppo ce n’è solo uno che appare sulle centinaia di figurine uscite tra il 1941 e il 1945 che ritraevano varie personalità del conflitto, generali, battaglie, eroi. E questo è un nuotatore, Charles Jackson French, protagonista di un’impresa davvero da supereroe.
La storia di Charles Jackson French
Approfondiremo presto la storia di questo nuotatore, al momento vi forniamo un breve resoconto di questa straordinaria vicenda che è valsa un posta a French nel Museo Internazionale del Nuoto in Florida (in cui è presente anche il nostro Bud Spencer
). La cosa singolare di questa figurina è che esce in un’epoca, oscura per la parità dei diritti umani. Praticamente ogni piscina pubblica era vietata alle persone di afroamericane, private, di fatto, anche del loro diritto al nuoto (allo sport).Il nome di French rimase sconosciuto fino a quando apparve su tutti i quotidiani nazionali: “Nuotatore nero salva una barca di naufraghi feriti: Rimorchia la zattera nuotando per sei ore nel mare infestato da squali“. Per i naufraghi Charles fu sempre “Il tizio che si chiamava francese (French)”.
Una volta venuta a galla la storia di questo salvataggio, Dorothy Peterson, una delle leader della Harlem Renaissance degli anni tra il 1930 e il 1940, pensò che dovesse assolutamente essere diffusa. Il nome di questo “potentissimo nuotatore nero” era giusto che fosse tramandato ai posteri.
Quando poi Charles Jackson French fu identificato divenne subito eroe nazionale.
Da quando fu eroe nazionale fu aggiunto alle figurine della serie War Gum, la sua storia venne raccontata in un fumetto e nei calendari. Iniziò anche un tour di apparizioni pubbliche per promuovere la vendita dei War Bonds e raccogliere soldi per finanziare il conflitto in corso.
Mentre Dorrie Miller, eroe di Pearl Harbor, gli aviatori Tuskegee e altri eroi di guerra afroamericani sono stati ricordati e celebrati in francobolli, libri e film. La memoria di Charles Jackson French e del suo atto straoridinario ed eroico è stato dimenticato. Quasi da tutti, tranne che dai nuotatori. E da chi ne cura la storia, l’International Swimming Hall of Fame. Ci fa piacere che si stia recuperando la storia di un grande nuotatore che è anche un grande eroe.
Fonte: ISHOF