Demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 7 – Quando si tratta di respirare a stile la cosa migliore è respirare ogni bracciata

    In quasi tutti gli sport, tranne che nel nuoto (Stile libero, Delfino, Rana), possiamo respirare quando ci pare. Normalmente, al massimo livello di sforzo, significa respirare a una frequenza inspiratoria tra le 50 e le 65 volte al minuto. Non è così per il nuoto.

    Molti nuotatori respirano una volta per ogni ciclo e da una sola parte (un ciclo sono due bracciate). Siccome molti nuotatori muovono lentamente le braccia (diciamo da 35 a 55 bracciate al minuto), ciò significa una frequenza di respirazione da 18 a 28; ritmo che nessuno utilizzerebbe normalmente se avesse possibilità di scegliere (prova a correre o a pedalare con una simile frequenza di respirazione e senti la differenza!)

    nuoto respirazione swimmershop nuoto FINISMa in vasca hai una scelta… o quasi. Innanzitutto puoi imparare a nuotare con una frequenza di bracciata più alta e poi provare schemi di respirazione diversi. Nello specifico mi riferisco a uno schema 2:3 invece che 1:2. Ecco cosa significa nella terminologia bracciata sinistra respiro a destra (LBR), bracciata destra respiro a sinistra (RBL) Bracciata sinistra senza espiro (L), bracciata destra espiro (R):

    LBR, RBL, L, RBL, LBR, R, LBR, RBL, L etc

    Quali sono i pro e i contro di questo approccio alla respirazione?

    Pro: ottieni il 27% in più di ossigeno che non respirando una volta per ciclo. Con quest’ossigeno produrrai 15 volte più ATP e di conseguenza, si spera, meno lattato. Avrai il beneficio derivante dal “respirare di più” cioè minore affaticamento. E puoi vedere il panorama di entrambe le parti della piscina (lago, acque libere).

    Contro: Molti nuotatori sono a disgio nel respirare dal loro “lato debole”. L’atto di respirare rallenta il ciclo di bracciata. Respirare spesso ha come conseguenza che le braccia vengono spinte troppo lontano sotto il corpo creando così più attrito. In acque libere se ci sono onde, respirare da una parte può significare bere più acqua!

    Queste considerazioni portano dritte dritte alla domanda “se lo schema 2:3 è così buono perché i nuotatori di alto livello non lo utilizzano?”. Pochissimo lo fanno raramente, come Kieran Perkins

    Gamma Prodotti Swim Your Stile 500 X 500
    . Può essere che sia una tecnica ancora poco sperimentata… o, più probabilmente, nel mondo dei nuotatori allenati alle prestazioni in carenza di ossigeno, i contro sono più dei pro. Ma per un nuotatore non avvezzo a particolari performance in carenza di ossigeno che magari gareggia solo una o due volte l’anno in acque libere, io trovo adatta la respirazione a schema 2:3, specialmente per lunghe serie aerobiche. E per quei nuotatori che vogliono osare (e ci vuole un poco di tempo ad abituarsi), non nuoterai più veloce rispetto a quando nuoti respirando ad ogni ciclo di bracciata ma ti sentirai meglio, dopo.

    Vostro, in vasca, Gary Hall Sr.

    The Race Club

    Leggi: Gary Hall Sr: demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 1

    Leggi: Gary Hall Sr: demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 2

    Leggi: Gary Hall Sr: demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 3

    Leggi: Gary Hall Sr: demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 4

    Leggi: Gary Hall Sr: demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 5

    Leggi: Gary Hall Sr: demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 6

    Articoli Simili:

    Confronto e differenze tra gli Snorkel FINIS - Parte 6 di 6

    In questa nostra breve guida agli Snorkel frontali è bene anche sapere cosa NON FA il respiratore frontale. Benché si possa pensare che lo snorkel sia uno strum...

    Nuoto, Esercizi da Evitare in Palestra e nell'Allenamento a Secco

    Nuoto Esercizi da Evitare in Palestra e nell'Allenamento a Secco In Nuoto, Esercizi da Evitare in Palestra e nell'Allenamento a Secco, l'allenatore del Race ...

    Esercizio - Rana, il cobra!

    Un esercizio per ranisti mutaforma: il cobra! Ogni allenatore e istruttore sa che a volte per far fare all'atleta quello che deve ci vogliono delle scelte ...r...

    Una bracciata nel tempo - di Emmett Hines (1)

    Una bracciata nel tempo - di Emmett Hines (1) Eccoci a ripubblicare un altro articolo dell'interessantissimo e capace allenatore Emmett Hines, già autore di ...

    Demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 2, ridurre l'attrito frontale

    Demistifichiamo i falsi miti sul nuoto – parte 2, ridurre l'attrito frontale Eccoci al secondo mito da sfatare, puro debunking sul nuoto, pronti? Falso mito...

    Allenamento - resistenza aerobica e soglia sul finale

    L'allenamento di oggi contiene nove 200 e prevede che tutti i nuotatori stiano sulla stessa ripartenza/recupero. Questa serie allena la resistenza aerobica m...

    Ansia e frequenza cardiaca nel nuoto agonistico

    Ansia e frequenza cardiaca nel nuoto agonistico Quella sensazione di tensione che prende prima di salire sul blocco è qualcosa che che tutti i nuotatori e le...

    Come usare gli elastici da allenamento a secco con palette - qualche consiglio

    La progressione di apprendimento per nuove abilità motorie e schemi di movimento segue quest'ordine: 1. Impara lo schema di movimento eseguito lentamente ...
    1.6kviews

    Potrebbero interresarti