Los Angeles nel 1932, ovvero le olimpiadi in technicolor, negli anni dopo l’avvento del film sonoro. Un atmosfera di festoso stordimento sostituì l’ascetismo olimpico.
Se non fosse per Clarence Crabbe (vincitore nei 400 stile libero), le vittorie giapponesi non avrebbero soluzione di continuità.
Clarence Crabbe sostituì Weissmuller non solo nel nuoto, ma anche nella fama cinematografica, divenendo il secondo Tarzan dello schermo. Comunque, dove un giapponese vince una medaglia d’oro, ecco dietro il compagno a conquistare quella d’argento e magari un terzo a far sua quella di bronzo.
Neppure gli stati Uniti hanno mai fatto tanto.
E non sono gli altri ad essere scadenti, ma loro ad essere eccellenti: lo dimostrano i primati olimpici migliorati e quello mondiale nella staffetta.
Degli europei l’unico a inserirsi tra i grandi è il francese Taris, l’alfiere del rinnovato e vitale nuoto francese.
UOMINI
100 metri stile libero 1-Miyazaki GIA0:58.2 | 400 metri stile libero 1-Crabbe USA4:48.4 | 1500 metri stile libero 1-Kitamura GIA19:12.4 |
200 metri RANA 1-Tsuruta GIA2:45.4 | 100 metri DORSO 1-Kiyokawa GIA 1:08.6 | |
4×200 metri stile libero 1-Giappone 08:58.4 |
DONNE
100 metri stile libero 1-Madison USA1:06.8 | 400 metri stile libero 1-Madison USA5:28.5 | 4×100 metri stile libero 1-USA4’38″0 |
200 metri RANA 1-Dennis AUS3:06.3 | 100 metri DORSO 1-Holm USA 1:19.4 |