Nonostante se ne parli spesso sembra ci sia sempre bisogno di sottolineare che una battuta di gambe a “gambe tese” non significa che non si debbano affatto piegare le gambe…
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Perché farlo:
Un lieve piegamento della gamba nella battuta di gambe è necessario per eseguire lo specifico schema motorio e fornisce al piede maggior velocità mentre esso è impegnato nell’eseguire il movimento che ti spinge in avanti.
Come farlo:
1. Mentre l’obiettivo degli allenatori che utilizzano le parole “gambe tese” è di evitare una battuta di gambe con le ginocchia eccessivamente piegate, spesso questo termine viene inteso in senso letterale. E’ invece un termine relativo all’insegnamento e andrebbe inteso come “più tese di quel che sono adesso”
2. Tutti i grandissimi nuotatori del video ci illustrano il vero dignificato di battuta di gambe a “gambe tese”. Tengono le maggior parte della coscia più in alto del normale, il più possibile all’interno della streamline che va dal busto alla coscia.
3. Le ginocchia flettono il retro del polpaccio verso l’alto ma, ancora, tenendolo dietro la linea del corpo, nascondendo il più possibile la componente di attrito.
4. Termina il colpo di gambe con un breve scatto del piede pienamente esteso e, ADESSO SI, la gamba tesa.
Come farlo veramente bene (i punti essenziali):
Quando osservi questi nuotatori puoi notare un aspetto molto importante di un’ottima battuta di gambe… la flessibilità della caviglia. Ogni nuotatore finisce con il piede puntato (esteso) trascinando un poco di aria nell’acqua con il piede. L’aria che accompagna il piede aumenta la velocità di quest’ultimo, necessaria al mantenimento di una battuta di gambe veloce e costante.
Ricorda “tese” non vuol dire veramente TESE… piuttosto significa “più tese delle tue” riferite alla tua battuta di gambe nel momento in cui ti viene corretta!