Gambe rana a pancia in sù , un esercizio utile
Se devi lavorare sulle tue gambe rana non devi pensare solo a quanta acqua spingi indietro ma sopratutto al tuo ritmo e a quanto velocemente puoi recuperare le gambe per il calcio SUCCESSIVO. In altre parole assicurati di lavorare tutti gli aspetti della battuta di gambe.
Perché farlo:
Piedi veloci in ogni fase della battuta di gambe a Rana sono essenziali perché essa sia veramente efficace e produttiva. Nel movimento verso il basso hai necessità di connetterti all’acqua e spingerla indietro con decisione e forza. Nel movimento verso l’alto il tuo obiettivo deve essere la velocità. Le gambe devono tornare in posizione il più velocemente possibile per diminuire l’attrito.
Come farlo:
Questo esercizio di tecnica è semplice da eseguire ma richiede uno dei nostri attrezzi favoriti, il Tempo Trainer PRO. Il Tempo Trainer PRO è un piccolo metronomo impermeabile che puoi impostare perché ti dia un segnale acustico a un intervallo di tempo stabilito. posizionandolo sotto la cuffia ti aiuta a tenere una determinata andatura.
In questo esercizio passerai da un’andatura lenta a una veloce, quindi cerca di iniziare a una frequenza con la quale tu possa essere a tuo agio così da riuscire a finire l’esercizio con un accelerazione che ti stanchi ma che sia fattibile.
- Il nuotatore del video inizia con il Tempo Trainer impostato a 1.70, cioè che emette un beep ogni 1.7 secondi.
Per questo nuotatore in particolare 1.7 è un ritmo molto sostenibile. Per altri nuotatori 1.7 potrebbe sembrare una frequenza troppo veloce. Scegli un ritmo iniziale che sia comodamente sostenibile per te e che ti permetta di mantenere la posizione streamline dopo ogni gambata. Alla frequenza impostata inizialmente potresti dover resistere al desiderio di infilarci una gambata prima del tempo. Pazienta e mantieni la corretta posizione di scivolamento. - Dopo un paio di vasche alla frequenza iniziale, diminuisci di .20 (il nuotatore del video andrà quindi a 1.50).
Non ci sarà uno scivolamento così lungo come quello necessario per mantenere il ritmo a 1.70. Il tutto comincerà a sembrarti più naturale. - Dopo un’altro paio di vasche diminuisci di altri .20 la frequenza del beep. Le cose dovrebbero ancora rimanere nell’alveo della normalità.
- Diminuisci di altri .20. Alla frequenza di 1.10 il nuotatore del video comincia a uscire dalla sua comfort zone e a percepire un ritmo impegnativo della gambata. È ancora in grado di completare la battuta di gambe ma non c’è più tempo di scivolare in streamline.
- Quando la frequenza scende a .90, il nuotatore ha appena il tempo di finire il calcio e recuperare le gambe. I piedi hanno probabilmente perso parte della loro presa sull’acqua. L’aspetto positivo è che stai sperimentando quanto puoi muoverli veloce senza perdere la presa sull’acqua.
- Alla frequenza di .70, la battuta di gambe del nostro nuotatore comincia a sfaldarsi un po’. Si nota come adesso non sia più in grado di recuperare completamente i piedi fino al punto di partenza della battuta di gambe. Questo ci dice che sarà necessario tornare a un più comodo 1:00 o 1:10 per una battuta di gambe continua e più efficace (certo ognuno di voi, con questo esercizio, potrà calcolare il proprio tempo ideale per il ciclo di battuta di gambe a rana).
Come farlo bene:
Spingere oltre il limite la tua andatura significa scoprire quale sia il tuo limite. Questo esercizio è uno dei modi di farlo.
Arrivare al punto di rottura significa scoprire quanto puoi davvero muovere velocemente le gambe e avere ancora energia peril resto.
Considera anche che a frequenze molto veloci puoi perdere della forza propulsiva ma dovresti ridurre un po’ l’attrito.
Su cosa concentrarti per prima cosa (propulsione o riduzione dell’attrito), è l’equazione che TU devi risolvere da solo. Daltronde gambe più veloci sono un bene per qualsiasi ranista!
L’esercizio è tradotto da https://www.goswim.tv/
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