Nuoto Americano: chi Vedremo a Tokyo 2021

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    Foto: Peter Bick

    Nuoto Americano: chi è qualificato per Tokyo 2021

    Sono terminate le gare di selezione Olimpica negli Stati uniti (a Omaha, Nebraska). Abbiamo visto alternarsi in vasca i migliori talenti del nuoto americano lottare per fare il loro tempo migliore. Nomi che ci son familiari, come Katie Ledecky, Simone Manuel, Ryan Lochte e Caeleb Dressel gareggiano con dozzine di altri nuotatori che sperano in una possibilità per guadagnarsi un oro Olimpico.

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    Ogni giorno ci sono state finali nelle varie specialità fino al 20 Giugno, ultimo giorno delle gare. In fondo a questo articolo vi riportiamo la lista aggiornata dei nuotatori americani che ce l’hanno fatta a qualificarsi.

    Caleb Dressel e Katie Ledecky fanno strage

    Caleb Dressel pigliatutto. Oltre ad aver migliorato il record di grazie a un 50″17 (precedente Record degli US Open era di 50″22) si è qualificato per ben tre eventi. E con che tempi. Chiude i 50 e i 100 Stile rispettivamente in 21″04 (!!!) e 47″39. Ma sarà in vasca anche per i 100 Farfalla per i quali si è qualificato con un 49″87. Katie Ledecky fa ancora meglio! Si qualifica per ben 4 eventi: 200, 400, 800 e 1500 Stile. Tutti suoi in 1’55″11, 4’01″27, 8’14″62, 15’40″50.

    Simone Manuel ce la fa, ma che emozione

    Simone Manuel dopo aver mancato il colpo nella finale dei 100 Stile (lottando contro la sindrome da sovrallenamento) si è qualificata per i 50 Stile. “Quando ho toccato il muro è stato incredibile capire che ero arrivata prima!”.

    Manuel vince in 24″29 davanti a Abbey Weitzeil (24″30), lo stesso dinamico duo che ce l’aveva fatta nel 2016. Per Manuel era l’ultima possibilità di qualificarsi.

    Lochte e Ervin sono fuori

    Lochte era a Omaha per qulificarsi alla sua quinta Olimpiade. Purtroppo ha nuotato 2.7 secondi troppo lentamente nei 200 misti individuali e non si è qualificato per i Giochi di Tokyo.

    Lochte era stato uno dei nuotatori più decorati assieme a Phelps. Ma le ultime sue Olimpiadi a Rio furono un disastro. Nel 2016, nonostante i capelli argentati, vinse l’oro nella staffetta 4×200 Stile. Ma venne ricordato in patria per i suoi problemi con l apolizia brasiliana (con alcuni compagni di squadra danneggiaron un distributore e per problemi di comprensione della lingua non si comportarono bene con la polizia).

    Anche Ervin è fuori ma il suo impatto nel mondo del nuoto continuerà visto il suo impegno nello sport a tutti i livelli (vedi la sua lotto per la libertà di espressione nello sport in “Nessuno può dire cosa fare a chi è su un podio Olimpico“). Il suo tempo nei 50 Stile è stato più che rispettabile per un quarantenne (22″61). Da ora in poi il suo ruolo nello sport sarà fuori dall’acqua.

    Donne USA qualificate alle Olimpiadi

    Gara Qualificate alle Olimpiadi
    50 Stile Libero Simone Manuel (24.29), Abbey Weitzeil (24.30)
    100 Stile Libero Abbie Weitzeil (53.53), Erika Brown (53.59), Olivia Smoliga (53.63)*, Natalie Hinds (53.84)*, Catie DeLoof (53.87)*, Allison Schmidt (54.12)*
    200 Stile Libero Katie Ledecky (1:55.11), Allison Schmidt (1:56.79), Paige Madden (1:56.80), Katie McLaughlin (1:57.16)*
    400 Stile Libero Katie Ledecky (4:01.27), Paige Madden (4:04.86)
    800 Stile Libero Katie Ledecky (8:14.62), Katie Grimes (8:20.36)
    1500 Stile Libero Katie Ledecky (15:40.50), Erica Sullivan (15:51.18)
    100 Dorso Regan Smith (58.35), Rhyan White (58.6)
    200 Dorso Rhyan White (2:05.73), Phoebe Bacon (2:06.46)
    100 Rana Lilly King (1:04.79), Lydia Jacoby (1:05.28)
    200 Rana Annie Lazor (2:21.07), Lilly King (2:21.75)
    100 Farfalla Torri Huske (55.66), Claire Curzan (56.43)
    200 Farfalla Hali Flickinger (2:05.85), Regan Smith (2:06.99)
    200 Misti Individuali Alex Walsh (2:09.30), Kate Douglass (2:09.32)
    400 Misti Individuali Emma Weyant (4:33.81), Hali Flickinger (4:33.96)

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    Uomini USA qualificati alle Olimpiadi

    Gara Qualificati alle Olimpiadi
    50 Stile Libero Caeleb Dressel (21.04), Michael Andrew (21.48)
    100 Stile Libero Caeleb Dressel (47.39), Zach Apple (47.72)
    200 Stile Libero Kieran Smith (1:45.29), Townley Haas (1:45.66), Drew Kibler (1:45.92)*, Andrew Seliskar (1:46.34)*
    400 Stile Libero Kieran Smith (3:44.86), Jake Mitchell (3:45.86)
    800 Stile Libero Bobby Finke (7:48.22), Michael Brinegar (7:49.94)
    1500 Stile Libero Bobby Finke (14:46.06), Michael Brinegar (15:00.87)
    100 Dorso Ryan Murphy (52.33), Hunter Armstrong (52.48)
    200 Dorso Ryan Murphy (1:54.20), Bryce Mefford (1:54.79)
    100 Rana Michael Andrew (58.73), Andrew Wilson (58.74)
    200 Rana Nic Fink (2:07.55), Andrew Wilson (2:08.32)
    100 Farfalla Caeleb Dressel (49.87), Tom Shields (51.19)
    200 Farfalla Zach Harting (1:55.06), Gunnar Bentz (1:55.34)
    200 Misti Individuali Michael Andrew (1:55.44), Chase Kalisz (1:56.97)
    400 Misti Individuali Chase Kalisz (4:09.09), Jay Litherland (4:10.33)

    Le Ledecky era nervosa

    Ledecky ha ammesso, nonostante sia una nuotatrice veterana ed esperta, questi Trials la rendono nervosa. Dice infatti: “l’ultimo grande evento in cui ho nuotato era Gwangju e quella non è stata l’esperienza più piacevole”. Ledecky fa riferimento alla malattia che le ha fatto saltare le gare.

    Ledecky dice che è contenta di essere a queste qualificazioni nazionali perché: “Non puoi dare per scontato che farai parte della squadra, e penso che traspaia in tutte le gare. Ci sono sempre sorprese e gente che nuota sempre più veloce e ciononostante viene sconfitta”.

    Dato che la diretta avversaria australiana di Ledecky, Titmus, ha fatto tempi straordinari ai Trials australiani, c’è chi ha fatto paragoni su quanto indietro l’americana di 24 anni sembra essere rispetto alla sua rivale australiana. Ma l’allenatore di Ledecky replica: “Non puoi vincere medaglie olimpiche qui. Non si tratta di inviare un messaggio all’Australia. Questo riguarda noi e il rimanere sulla nostra strada”.

    Come già cinque anni fa a Rio, gli obiettivi di Ledecky sono sempre gli stessi: quattro eventi individuali che vanno dai 200 ai 1500 metri, da meno di due minuti a più di 15, Ledecky cercherà una grande prestazione. Il resto si vedrà.

    Una staffetta di grande responsabilità

    La staffetta olimpica americana più longeva è la staffetta 4×200 stile libero maschile: gli americani hanno 24 medaglie in 24 presenze in quella specialità.

    La serie è in serio pericolo. Le capacità americane nei 200 Stile sono state in discussione dopo il ritiro di Michael Phelps. Poi gli americani si sono accontentati dell’argento ai Mondiali 2017, sono scesi al bronzo nel 2019, salendo sul podio ad appena 0,03 dall’Italia e a 0,06 dalla Gran Bretagna.

    Ora, confrontiamo la prestazione della squadra americana con quella delle altre nazioni in cima alla lista dell favorite: Gran Bretagna, Russia e Australia. Ecco i migliori tempi a confronto:

    1. Gran Bretagna : Duncan Scott 1:44.47 + Tom Dean 1:44.58 + Matt Richards 1:45.77 + James Guy 1:45.95 = 7:00.77
    2. Russia : Martin Malyutin 1:44.79 + Ivan Girev 1:45.49 + AleksandrDovgalyuk 1:45.56 + Aleksandr Shchegolev 1:45.82 = 7:01.66
    3. Australia : Alexander Graham 1:45.22 + Kyle Chalmers 1:45.48 + Elijah Winnington 1:45.55 + Thomas Neill 1:45.70 = 7:01.95
    4. Stati Uniti : Kieran Smith 1:45.29 + Townley Haas 1: 45.66 + Drew Kibler 1:45.92 + Andrew Seliskar 1:46.34 = 7:03.21

    Gli americani sono decisamente sfavoriti a Tokyo 2021 nei 4×200 uomini. Rischiano di perdere per la prima volta il podio in una staffetta olimpica, perché soprattutto Gran Bretagna ma anche Russia e Australia hanno fatto passi da gigante nei 200 liberi. Smith, Haas, Kibler e Seliskar hanno nuotato bene a Omaha, ma servirà molto di più per evitare che la staffetta 2021 diventi la staffetta che ha interrotto la serie leggendaria di vittorie USA.

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