Europei di nuoto in vasca corta 2021: ieri il secondo giorno di gare
L’Italia si è presa un record mondiale, come abbiamo visto. Ma c’è anche stato Kliment Kolesnikov che ha realizzato il secondo 50 Dorso più veloce di tutti i tempi con un 22″47 durante il secondo giorno di gare dei Campionati Europei di Nuoto in vasca corta a Kazan, in Russia. Michele Lamberti ha guidato il meraviglioso quartetto italiano al record del mondo ma ha anche vinto un argento nei 50 Dorso e nei 100 Farfalla, festeggiando in maniera speciale il suo ventunesimo compleanno.
Sarah Sjostrom ha vinto i 50 Stile con il record del campionato di 23″12, un tempo che solo lei e la detentrice del record mondiale, Ranomi Kromowidjojo, hanno potuto migliorare. Ilya Shymanovich ha nuotato il terzo tempo più veloce di sempre nei 100 Rana, promessa di una finale emozionantissima.
Kolesnikov si avvicina al record del mondo di Manaudou
Kolesnikov si è subito presentato come una vera e propia minaccia in semifinale con il suo 22″57 fno ad avvicinarsi di 35 centesimi di secondo al record mondiale di Florent Manaudou. Già è il detentore del record sui 50 Dorso in vasca lunga con il 23″80 dei Campionati Europei di Budapest. Anche se è stato Lamberti a virare per primo poi la rottura dell’acqua dopo la subacquea ha visto riemergere prima Kolesnikov che si è fatto strada verso il muro in 22″47, abbassando così il proprio record nazionale e di campionato. Lamberti secondo in 22″65 – record italiano – con Robert Glinta terzo in 22″74.
Ecco i primi 5 tempi più veloci dei 50
- 22″22: Florent Manaudou, 2014 – campionati del mondo in vasca corta
- 22″47: Kliment Kolesnikov, 2021 – campionati europei in vasca corta
- 22″54: Ryan Murphy, 2020 – International Swimming League
- 22″55: Guilherme Guido, 2019 – International Swimming League
- 22″58: Evgeny Rylov, 2018 – campionati del mondo in vasca corta
Le dichiarazioni di Lamberti: “Sono molto soddisfatto. Prima della gara non pensavo di poter nuotare così velocemente. Voglio dire, fino a poco tempo Kolesnikov era quasi fuori portata. Ho ancora molto su cui lavorare e devo correggere molte cose. Sto continuando la tradizione di famiglia. I miei genitori sono molto felici per i miei successi, ma non mi hanno mai fatto sentire sotto pressione: mi alleno e nuoto perché mi piace davvero”.
Sarah Sjostrom nei 50 Stile
La mitica svedese aveva già vinto il titolo in questa specialità a Copenaghen nel 2017. Sjostrom ha finito di mezza lunghezza davanti a Wasick chiudendo con il nuovo record di campionato in 23″12. Wasick seconda in 23″49 e la campionessa in carica Maria Kameneva terza in 23″72.
È stato il quinto tempo più veloce di sempre (in testa c’è Ranomi Kromowidjojo con 22″93). Ottimo risultato se si pensa a tutto quello che Sjostrom ha dovuto passare dopo l’infortunio al gomito. Sjostrom ha dichiarato: “È stato un anno difficile, sono davvero sorpresa dal mio miglior tempo di questa stagione che è anche un record di campionato. Questo è un grande traguardo per me, non avrei mai pensato che sarei tornata a questi livelli così velocemente”.
Kirpichnikova domina con il record russo sugli 800 Stile
Anastasiya Kirpichnikova ha alzato l’asticella dei record con 8’08″44 il primo giorno nelle batterie. Nella finale è partita a razzo e dopo 200 metri era già davanti alla nostra Simona Quadarella. Ma anche di 0″76 dentro il record europeo di Mireia Belmonte (7’59″34) che resiste dal 2013. Poi la russa ha aumentato il suo vantaggio di quattro lunghezze e a Quadarella non è rimasto che lottare con Isabel Gose.
Ai 600 Kirpichnikova guida la gara con quasi 5 secondi di vantaggio. Quadarella leggermente avanti rispetto a Gose che però le sta alle costole. Non c’era dubbio sui chi avrebbe vinto ma se la russa potesse battere il record di Alessia Filippi tarato su 8’04″53 (dell’epoca dei costumoni, 2008). Lo ha mancato per soli 12 centesimi di secondo chiudendo in 8’04″65, nuovo record russo e una prestazione davvero eccezionale. Quadarella argento in 8’10″54, Gose chiude in 8’10″60.
Quadarella: “Questo argento conta molto per me. È il mio secondo miglior tempo, molto vicino al mio personale. È il mio primo argento europeo. Gli ultimi 100 m sono stati davvero veloci e ho cercato di dare il massimo ma non sono nelle condizioni migliori”.
Szabo vola sul podio
Nei 100 Farfalla Jakub Majerski guida fino a metà gara in 22″79 ma negli ultimi 25 uno scatto di Szebasztian Szabo gli fa vincere il primo posto in 49″68. Lamberti – rientrato in vasca dopo pochi minuti dalla cerimonia di premiazione dei 50 Dorso, taglia il traguardo per secondo in 49″79 davanti a Majerski (49″86). Milak è fuori dal podio
Per Lamberti è la seconda medaglia della giornata: “Sono molto contento per entrambe le medaglie d’argento di oggi. Possiamo dire che non me le aspettavo. Sapevo che dovevo dare tutto. Questa gara è stata un po’ più difficile, la mia sesta gara qui a Kazan. Sono anche felice aver rotto la barriera dei 50 secondi, è il mio record personale. Ho intenzione di festeggiare il mio compleanno e le medaglie con i miei amici più cari”.
Carraro difende il titolo su 100 Rana
L’esperienza è stata determinante per Carraro che negli ultimi 25 ha sopraffatto Eneli Jefimova ed ha difeso il proprio titolo dei 100m Rana chiudendo in 1’04″01. Jefimova ha vinto tre medaglie ai campionati europei Juniores a Roma, ed ha solo 14 anni, per lei un futuro sportivo promettente e un secondo posto a parimerito in 1’04″25 con Evgeniia Chikunova che ha recuperato una settima posizione da metà gara.
Carraro: “Volevo ripetere il successo di Glasgow 2019, ma non sapevo se ci sarei riuscita. Sono molto stanca, è stato un anno lungo e molto impegnativo per me. Ma mi sono concentrata su ciò che era più importante, ci vuole testa e cuore per vincere. Amo gareggiare e allenarmi, questo è il mio lavoro e mi piace davvero quello che faccio. Sono davvero orgogliosa”.
Tenerissima Jefimova: “Sono così felice, non posso crederci. Questa è una grande sorpresa per me, non mi aspettavo affatto di ottenere una medaglia. ho solo 14 anni! Sono così felice, sono troppo emozionata ora”.
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