
Fabio Scozzoli è indubbiamente l’atleta di punta della nostra nazionale di nuoto, atleta che da un paio di anni a questa parte ha tenuto alto la bandiera italiana in più fronti. Dopo la sfortunata olimpiade, Fabio si sta preparando al meglio per i mondiali prossimi di Barcellona. Abbiamo fatto il punto della situazione insieme a lui e cercato di capire i segreti di una carriera cosi costante come la sua.
Personalmente ho avuto l’occasione e l’onore di conoscerlo, in merito ad un evento organizzato da me e un mio amico/socio, chiamato “Facce da Campioni”. In questa conferenza Fabio era in compagnia di Simone Ruffini, Cristina Chiuso e due specialisti del settore. Il tema era sull’importanza dello sport sin dalla giovane età, dove i campioni oltre a portare le loro esperienze erano a confronto con ragazzi e i rispettivi genitori. Grazie alla loro disponibilità si è realizzato un grandissimo incontro che sarà ripetuto periodicamente.
Ciao Fabio, raccontaci un attimo la tua stagione 2012-2013, quali sono stati gli appuntamenti fondamentali che hai affrontato?
Ho cominciato molto presto la stagione perché avevo tanta voglia di rifarmi dopo la delusione olimpica. A ottobre ho gareggiato in coppa del mondo nelle tappe di Stoccolma, Mosca e Berlino, poi ci sono stati i campionati europei in vasca corta a Chartres e successivamente i mondiali a Istanbul e in tutti e 2 i casi ho raggiunto risultati mai ottenuti prima vincendo 50 e 100 Rana agli europei e i 100 Rana ai mondiali. Da gennaio è cominciata la preparazione anche in vasca lunga per i campionati italiani di aprile a Riccione dove ho staccato il pass per i mondiali nei 50 e nei 100 Rana e ho migliorato molto i miei tempi nei 200 Rana arrivando quarto e nei 2oo Misti arrivando secondo.
Come sta procedendo la preparazione per i mondiali di Barcellona di questa estate?
Va tutto bene, il periodo primaverile é sempre difficile per me che soffro in modo pesante di allergia ai pollini, ma con gli antistaminici il problema si riduce anche se questi farmaci danno comunque sonnolenza e sicuramente tolgono brillantezza ai miei allenamenti.
Che effetto fa avere la nazione intera che crede in te?
Bé, forse non me ne rendo conto, o comunque non ci penso, prima di tutti sono io a credere in me stesso e questo é fondamentale.
Da dove nasce la scelta di rimanere ad allenarti nella tua città natale, e non spostarsi come fanno molti?
Dal fatto che credo che la serenità sia alla base di tutto per avere un rendimento costante e sempre al massimo negli allenamenti.
Come è la vita nell’esercito, tu che sei arruolato?
Noi atleti non viviamo la vera realtà militare, ma portiamo alti i colori dell’esercito e della nazione, questo é il nostro ruolo!
Quale è il tuo ricordo più emozionante e quale il più triste della tua carriera?
Il più emozionante é la prima medaglia internazionale ai Campionati Europei di Budapest nel 2010, il piú triste senza dubbio la finale olimpica di londra!
Come è allenarsi per una settimana al mese a Verona con gli altri ranisti della nazionale?
Molto stimolante, é una realtà che mi piace molto e sono contento di come vanno le cose, e credo che fare una settimana al mese là e il resto del tempo a casa, sia la situazione ideale per tenere sempre alti gli stimoli di ogni giorno!
Con che hobby riesci a divagarti dalla vasca?
Il cinema, seguo altri sport come il calcio, la formula 1, la motogp e il tennis!
Un saluto a tutti gli amici di Swimmershop da me e Fabio Scozzoli… e alla prossima intervista!