Farfalla – Gambe Delfino a testa fuori

    Trovare modi divertenti e interessanti per evitare la noia (e quindi la scarsa concentrazione) durante serie in allenamento è un pò il punto focale di certi esercizi. La cosa migliore è quando questi esercizi mettono sotto sforzo anche il corpo del nuotatore in modo che oltre al lavoro di tecnica venga fatto anche un lavoro di resistenza e forza!

    Questa serie è un esercizio molto semplice che, se eseguito in maniera corretta, lavora non solo le gambe, ma anche gli addominali. Il beneficio aggiuntivo di quest’esercizio è che lavori su un forte colpo di gambe dal basso verso l’alto, il quale si trasforma, una volta che nuoti a Farfalla, in un potente colpo dall’alto verso il basso.

    Perché farlo:
    Le serie di gambe isolano la muscolatura degli arti inferiori e la condizionano più efficacemente. L’esercizio non impegna solo la muscolatura delle gambe a causa dell’utilizzo di pinne, ma anche gli addominali, come conseguenza della posizione del corpo e dell’azione finale del movimento della battuta di gambe.

    Come farlo:

    1. Metti le pinne corte da piscina.

    2. L’esercizio deve essere eseguito con le mani lungo i fianchi.

    3. Inizia con gambe Delfino (sul dorso ovviamente), ma cerca di alzare la testa e guardare verso i tuoi piedi. Se fai quest’esercizio in maniera corretta, questa posizione impegnerà i tuoi addominali. Alzare la testa ti darà anche la possibilità di vedere se stai eseguendo l’esercizio in maniera corretta.

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    4. Durante ogni calcio verso l’alto con le gambe i piedi (cioè le pinne!) dovrebbero infrangere appena la superficie dell’acqua e creare uno spruzzo verso l’alto. Se non c’è spruzzo vuol dire che non stai completando correttamente il movimento e che devi ricominciare. 🙂

    5. Ripeti finché è necessario.

    Come farlo nella maniera migliore (i punti essenziali):

    Questo esercizio viene eseguito su brevi distanze. questo perché deve essere fatto ad alta velocità e in maniera intensa. Più alto è lo spruzzo fatto dai piedi fuori dall’acqua e migliore è il risultato.

    Probabilmente ti verrà naturale calibrare la posizione con delle piccole remate delle mani. Benchè non sia necessario, non preoccupartene troppo. Finché ti muovi con sufficiente velocità, mantenendo la testa alta e spingendo bene l’acqua verso l’alto delle piccole remate di bilanciamento non inficiano l’efficacia dell’esercizio.

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