I Greci non includevano il nuoto negli antichi giochi olimpici.

Le terme venivano considerate una parte accessoria delle palestre (mentre a Roma era esattamente il contrario). I popolo della Grecia riteneva che anche la sola vista o lo scrosciare dell’acqua avesse proprietà benefiche, donando salute e vigore, ma era per loro un elemento oscuro e sfuggente e il nuoto era per loro più legato ai miti ed ai rituali.
Per loro Le piscine erano quelle naturali, stagni, fonti, mari, laghi. Le prime vere Piscine come le intendiamo noi le dobbiamo al sistema di “controllo” delle acque sviluppato dalla civiltà romana. Le fontane greche erano tutto sommato modeste e la loro unica piscina ad Olimpia era da molti considerata un luogo di mollezza.
Per ripulirsi dallo sporco e dal sudore gli atleti si tuffavano nel fiume (ancora a testimonianza di come per i greci l’acqua non fosse elemento da imbrigliare in una vasca) e Platone riteneva la piscina adatta solo ai vecchi e ai deboli, mentre Aristofane si lamentava del fatto che alcuni giovani potessero preferire le piscine alle piste di atletica.