Raggiungere il tuo potenziale, nell’ambito del nuoto significa lavorare sulla tua “distanza per bracciata“… ma è estremamente importante anche aumentare l’andatura, il ritmo. Se hai delle bellissime bracciate lunghe ma un lento turnover (ciclo di bracciata), sarai molto bello da vedere arrivare al traguardo… dopo tutti gli altri!
Può sembrare un pò dura messa giù così, ma forse è utile a invogliare chi legge le prime due righe a continuare la lettura dell’articolo 🙂 . Spesso capita di vedere ottimi nuotatori con bracciate molto lunghe e fluide. Se guardassimo alla velocità del loro ciclo di bracciata, e per quanto tempo riescono a tenerne una che sia soddisfacente, e magari provassimo a tenere noi quel ritmo, allora forse cominceremmo davvero a rispettare il duro lavoro che fanno certi atleti. E cominceremmo anchea renderci conto che il vero obiettivo del nuotatore dovrebbe essere quello di sviluppare una bella bracciata lunga e fluida e poi …a farne un SACCO nel più BREVE TEMPO POSSIBILE!!!! Mentre può sembrare ovvio che fare bracciate a ripetizione non può essere l’obiettivo di un atleta che vuole ottenere risultati, è importante capire che se si riesce a mantenere l’integrità della bracciata, e fare più bracciate, il risultato sarà una maggiore velocità per un maggior tempo. A dirlo sembra molto semplice, ma “sfortunatamente” QUI è dove comincia il lavoro duro e gli esercizi facili vengono messi da parte.
Perché farlo:
Chiamiamolo “risveglio”. Il rendersi conto di quale sia la propria frequenza di bracciata ideale da porsi come obiettivo. In modo da capire cosa sia umanamente possibile e quanto lontano un atleta debba andare o per il raggiungimento di che cosa si stia lavorando.
Come farlo:
1. Come allenatore, programma una serie che permetta ai nuotatori di continuare a incrementare il loro ritmo. Potrebbe essere una 4 X 50m ai 45″. Una serie abbastanza facile che permette ai nuotatori un pò di riposo e, allo stesso tempo, gli permette di focalizzare l’attenzione sulla bracciata e sul ritmo della stessa. Di solito noi facciamo 10 di queste serie, calcolando il ritmo di partenza sul ritmo-obiettivo. Per i nuotatori che vedi nel video abbiamo stabilito l’obiettivo basandoci su una scheda Finis che riporta le velocità del ciclo di bracciata dei Campioni Olimpici del 1996. In altre parole… MOLTO VELOCI
2. Una volta che il Trainer è impostato, i nuotatori devono solo seguire le pause di recupero e sincronizzare la velocità della bracciata sui beep del Tempo Trainer.
3. Non preoccupatevi dei tempi. L’attenzione deve essere focalizzata sulla CADENZA, sul RITMO (sarebbe interessante che l’allenatore controllasse, con un cronometro o con un altro Tempo Trainer, se i nuotatori stanno davvero tenendo il ritmo stabilito).
4. Come si vede nel video, anche due soli nuotatori finiranno la serie con ritmi differenti. In questo caso la velocità di bracciata del nuotatore non è veloce come quella della nuotatrice. Il Tempo Trainer è perfetto in questo caso perché il ritmo di partenza può essere personalizzato per ogni atleta, e dopo tutti i nuotatori riducono il tempo serie dopo serie.
5. Verso la fine dell’esercizio ti accorgerai di mulinare le braccia cercando di raggiungere il BEEP! Continua a tenere il tempo! Certo, per molti nuotatori questo andrà a discapito dell’esecuzione tecnica della bracciata. Ma questo darà all’atleta l’idea di quale sia l’obiettivo di velocità da raggiungere, utilizzando però la corretta bracciata sulla quale si lavora COSTANTEMENTE durante altri esercizi!
Come farlo nella maniera migliore (i punti essenziali):
Questo esercizio richiede un grande sforzo. Assicurati di avere energia per le serie finali a velocità Olimpiche! Potrà sembrare un pò un “incasinato agitarsi” ma è molto produttivo a livello di esercizio fisico e anche molto difficile da fare correttamente. In altre parole è divertente e figo da guardare …diabolicamente più faticoso da fare.
Ahhhhhh…. bello essere COACH!
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