L’allenatore ti spinge verso il successo
Durante gi esercizi di galleggiamento l’allenatore osserva la linea del corpo e “solletica” aree differenti del corpo del nuotatore per indicare quali di queste aree richiedono attenzione posturale. Ad esempio:
- Solleticare la bassa schiena significa che il nuotatore ha bisogno di spingere l’ombelico verso la colonna, contraendo l’addominale, al fine di ridurre la curvatura della schiena.
- Solleticare la base del collo richiama l’attenzione sulla posizione di collo e testa.
- Toccare le caviglie o il retro del polpaccio significa necessità di aggiustare l’angolo delle gambe con i fianchi.
- Toccare la pianta del piede significa che è necessario stendere bene le punte, come un ginnasta.
- Solleticare le braccia richiede un aggiustamento dell’angolo delle braccia in estensione – di solito verso il basso.
E’ importante che l’istruttore NON faccia gli aggiustamenti al posto dell’allievo, non spinga su i piedi o abbassi la testa in maniera forzata. E’ importante che il nuotatore esegua da solo le correzioni, per questo il sistema dei colpetti e del solleticare sembra un esercizio efficace.
Una volta che il nuotatore ha acquisito una buona posizione orizzontale, l’allenatore si sposta dietro di lui e gli dà una spinta decisa in avanti (prestando attenzione a non applicare nessuna forza verso l’alto, il basso o laterale, ma solo in avanti). Il nuotatore deve resistere mantenendo la posizione acquisita grazie alle correzioni posturali precedenti mantenendo una linea dritta e forte.
Se il nuotatore mantiene la posizione durante e dopo la spinta, egli scivolerà per una notevole e sorprendente distanza. Molti nuotatori dilettanti rimangono sorpresi dalla poca resistenza che sentono offrire dall’acqua e dal tempo che ci vuole perché la spinta si esaurisca. Si, la tavoletta galleggiante di supporto potrebbe scivolare via ma la spinta e il flusso dell’acqua la sostituiranno egregiamente.Una volta che si è riusciti non solo a trovare ma anche ad ACQUISIRE la posizione orizzontale corretta, si passa alla tavoltta galleggiante di dimensione inferiore.
- Il galleggiamento secondo il coach Emmett Hines (1)
- Il galleggiamento secondo il coach Emmett Hines (2)
Il coach Emmett Hines è, tra le altre cose, autore del libro (il cui titolo davvero non rende giustizia al contenuto del libro, di altissima qualità tecnica, anche se semplice e diviso in vari livelli di abilità) In Forma con il nuoto.
Articoli Simili:
Quando nuoti a Rana Errori comuni e come risolverli: una bracciata sbagliata Perché a Rana errori comuni sono molto diffusi? Rana è uno stile molto istinti...
Virate con spinta stabile Cosa si intende con Virate con spinta stabile? Quando un nuotatore (sia giovane che stagionato) esce da una virata capita spesso ch...
Le andature nel nuoto, capire come regolare la propria velocità Se sei un appassionato di nuoto ti sarà certamente capitato di sentir parlare di tenere certe v...
5 Consigli dell'Allenatore di Nuoto Utili per la Vita di Tutti i Giorni Ci sono 5 Consigli dell'Allenatore di Nuoto che indubbiamente sono state, per me nuotat...
Quando i tuoi amici non nuotatori ti sentono parlare di remate di sicuro fraintendono, ma chi condivide la vasca con te sa che stai parlando di migl...
La serie che ti proniamo oggi ti aiuterà a mantenere una tecnica buona alla fine di una gara (non a Stile Libero). Serie principale: 2000 m Nuota due volte...
Qual è l'angolo migliore del tuffo per percorrere più distanza? Perché cercare l'angolo migliore del tuffo in partenza? Un angolo ottimale del tuffo di part...
La medaglia d'oro 2016 Anthony Ervin è uno dei nuotatori più talentuosi del mondo. All'età di ben 35 anni Anthony è diventato il medagliato Olimpico più anziano...