E’ ormai dello scorso 9 luglio (2010) l’ultimo comunicato FIN che finalmente si allinea con le regole FINA. Pubblichiamo a beneficio di tutti le decisioni “finali” e si spera definitive, arrivate con il ritardo di un mese e 8 giorni. Infatti il primo comunicato dell’1 giugno sosteneva che, in barba alla FINA, le regole italiane sarebbero state diverse per il nuoto in acque libere. Fino al nove di luglio anche in mare gli atleti avrebbero dovuto attenersi alle regole valide per le gare in vasca. Penalizzatissimi gli uomini per cui sarebbero stati permessi solo jammer al ginocchio e slip, per non parlare di assenza totale di protezione da meduse.
Ma fortunatamente La Bella Addormentata viene sempre svegliata da un principe e quindi vi pubblico l’ultimo comunicato che omologa i regolamenti italiani con quelli delle altre federazioni:
venerdì 9 luglio 2010
Fondo e Fondo Masters: Nuova Regolamentazione costumi gare in acque aperte Nuoto di Fondo e Master
Segreteria Settori Agonistici
Roma, 9 luglio 2010Oggetto: Nuova Regolamentazione costumi gare in acque aperte Nuoto di Fondo e Master
Si comunica che le nuove disposizioni di FINA in materia di costumi nelle gare di Nuoto di Fondo in acque aperte e nelle gare di Master in acque aperte, a seguito richiamate,
entreranno in vigore sul territorio nazionale a partire dal 15 luglio 2010
Di seguito si fornisce traduzione e nota esplicativa delle regole della FINA:
“– BL 8.4 dal 1 giugno 2010 i costumi per il nuoto di fondo sia per i maschi sia per le femmine non dovranno coprire il collo, estendersi oltre le spalle né sotto le caviglie. Tutti i costumi per il nuoto di fondo dovranno essere conformi ai criteri FINA per il materiale e alle procedure di approvazione.
– BL 8.5 dal 15 gennaio 2010 nelle gare Masters in piscina si applicano le regole BL 8.1, BL 8.2 e BL 8.3. Dal 1 giugno 2010 si applica la BL 8.4 anche per le gare Masters in acque libere.
Si chiarisce che i costumi che rispondono ai requisiti di forma stabiliti nella BL 8.3 e BL 8.4 (per il nuoto di fondo) possono essere accettati anche se non riportano una etichetta di validazione della FINA, purché sia provato che effettivamente e evidentemente rispondono ai requisiti stabiliti per il materiale con cui sono fabbricati nella regolamentazione FINA attualmente in vigore per l’approvazione dei costumi. Questo è il caso dei costumi fatti di materiale tessile permeabile tradizionale (es. materiale a maglie aperte) (come cotone, nylon, Lycra e simili) senza applicazioni o trattamenti di superficie che chiudano la struttura a maglie aperte. In caso di dubbio e qualora il dubbio riguardi un costume utilizzato in occasione di un record del Mondo, potrà essere richiesto un controllo effettivo dall’atleta o dal giudice certificatore e il costume dovrà essere inoltrato all’ufficio FINA al fine di essere sottoposto ad un controllo effettivo di tutti o parti dei requisiti.”
La cosa che mi chiedo è… non ci sarebbe meno confusione, e non si eviterebbe di far spendere agli atleti una valanga di soldi in costumi se le regole fossero le stesse per tutti da subito?
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