Tapering (fase di scarico) – Introduzione
Con questo post vorrei inaugurarne una serie in cui verrà approfondito un argomento che di solito viene relegato tra le tematiche riservate agli specialisti. Ma è un argomento che, come qualunque allenatore preparato può confermarvi, è fondamentale ai fini di un allenamento redditizio e di una preparazione atletica completa: il TAPERING (o SCARICO).
Cercherò di tratteggiare un quadro abbastanza esaustivo basandomi sulle considerazioni di uno dei più preparati allenatori americani, Ernie Maglischo. (autore di testi quali SWIMMING FASTEST – The essential reference on technique, training and program design ma anche Allenare forza e flessibilità nei nuotatori. Quest’ultimo pubblicato in italiano per gentile concessione dell’ASCA – American Swimming Coaches Association).
Molto è cambiato dagli anni sessanta
Prima del 1960 la credenza diffusa era che gli atleti dovessero incrementare intensità e frequenza dell’allenamento appena prima della loro gara più importante. Gli allenatori pensavano che una tale procedura avrebbe portato gli atleti al picco della loro prestazione fisica per quella gara.
Oggi sappiamo che quell’abitudine sortiva esattamente l’effetto opposto! Portava i nuotatori a partecipare alla gara in uno stato di affaticamento a causa del quale era ben difficile che si raggiungesse il vertice della prestazione. Nelle tre decadi passate si è utilizzato, invece, un metodo differente. Adesso i nuotatori terminano la loro fase di allenamento più intensa qualche settimana prima del meeting importante ed iniziano un periodo di allenamento ridotto che si suppone in grado di attivare un recupero e una supercompensazione. Questo periodo di allenamento ridotto è anche noto come TAPERING (Taper).
Al momento le modalità con cui si mette in pratica la FASE DI SCARICO di un allenamento (TAPERING) derivano più dalla consuetudine del sentito dire che non da fatti concreti. Solo nell’ultima decade i ricercatori hanno condotto un numero significante di studi sul Tapering. Come conseguenza cominciamo a conoscere qualcosa in più sulle reazioni fisiologiche ai periodi di Tapering. Nonostante questo, continua a essere un mistero l’esatta natura dei cambiamenti fisiologici che portano a un miglioramento delle prestazioni dopo un periodo di scarico. Lo scopo di questi post vorrebbe essere di articolare i risultati di alcuni degli studi che sono stati condotti sul Tapering e di suggerire alcune metodologie di allenamento in fase di scarico.
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