L’Europa Maschile a Tokyo: Storie di Nuotatori

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    Foto:Federaz. Ungherese Nuoto

    L’Europa Maschile a Tokyo: Storie di Nuotatori

    Ecco qualche riflettore puntato sui migliori nuotatori europei che vedremo in gara alle Olimpiadi di Tokyo 2021 che iniziano domani con le batterie eliminatorie. Ti ricordo che potrai seguire la cronaca testuale delle gare nel nostro articolo Nuoto, Diretta delle Olimpiadi di Tokyo 2021 (risultati, commenti e link utili).

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    Kristof Milak è una stella del nuoto

    La prima volta che Kristof Milak ha catturato l’attenzione mondiale fu nel Luglio 2017 quando vinse l’oro ai Campionati Europei Juniores nei 200 Farfalla in 1’53″73. Qualche settimana dopo Milak non rappresenterà l’Ungheria ai Mondiali di nuoto perché sarà compito del bronzo Olimpico Tamas Kenderesi e della leggenda del nuoto ungherese Laszlo Cseh. Il diciassettenne Milak si prenderà però l’argento (dietro Caeleb Dressel) nei 100 Farfalla.

    Ai successivi Mondiali di Gwangju sembrava non esserci dubbio su chi fosse il miglior delfinista ungherese dei 200m. O del mondo. Nella finale Milak tallona da vicino Chad le Clos per i primi 100 metri nuotando con un’andatura da record del mondo. Poi parte con un secondo parziale che è il più veloce mai visto finora: 57″85. Poi i fan vanno in visibilio quando infrange il record decennale di Phelps con il suo 1’50″73. È nata una stella.

    Peaty

    A Tokyo Adam Peaty continuerà nella sua missione di nuotare cose che prima sembravano impossibili. In un’intervista a Swimming World Magazine ha detto che 56″1 è nelle sue possibilità. Questo significa che a Tokyo sarà forse possibile vedere una prestazione da 1’49! Una velocità assurda: solo altri 5 uomini hanno infranto il muro degli 1’53 e solo Phelps è sotto l’1’52. Anche se Dressel sembra invincibile nei 100 Farfalla (e non solo), diamo a Milak il beneficio del dubbio. Milak ha nuotato un 50″18 agli Europei di Maggio e questo lo posiziona quarto di tutti i tempi e secondo più veloce di sempre in un costumone in tessuto. Inoltre Dressel è stato più veloce di Milak di soli quattro decimi di secondo con 49″76.

    L’Europa domina il fondo e le lunghe distanze (Paltrinieri, Detti, Wellbrock, Romanchuck)

    Ai Campionati Europei 2018 il tedesco Florian Wellbrock vinse l’oro nei 1500 Stile e l’ucraino Mykhailo Romanchuk l’argento. Il bronzo è rimasto al nostro Gregorio Paltrinieri, campione Olimpico e campione del mondo. Stesso identico finale ai mondiali 2019. Nel 2020 Paltrinieri ha nuottao un 14’33″10, secondo tempo più veloce di sempre nei 1500. Nessun altro nuotatore che gareggerà a Tokyo ha mai nuotato sotto i 14″40.

    Sempre ai mondiali 2019 SuperGreg Paltrinieri vinse l’oro negli 800 Stile, davanti al norvegese Henrik Christiansen e al francese David Aubry. Romanchuk, Wellbrock e Gabriele Detti sono tutti pezzi da novanta  in gara. L’unica minaccia ai nuottaori europei per questa gara potrebbe essere l’australiano Jack McLoughlin. Quest’ultimo ha il miglior secondo tempo del 2021 con 7’42″51. Ad ogni modo i nuotatori europei ci si aspetta vincano almeno 5 medaglie su 6 tra 800 e 1500 metri Stile.

    Ricordiamoci anche che, appena finiti gli 800 e i 1500, Wellbrock e Paltrinieri saranno in gara anche nella 10 Km in acque libere. Vedremo quante energie avranno e quale podio conquisteranno.

    Possibilità d’oro per il “Comitato Olimpico Russo” (la bandiera Russa è squalificata)

    I nuotatori russi sembrano davvero avere una squadra fortissima per queste Olimpiadi. Anton Chupkov è detentore del record del mondo e campione del mondo nei 200 Rana. Evgeny Rylov

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    campione del mondo nei 200 Dorso e favorito anche nei 100. Kliment Kolesnikov un pericolo sia nei 100 Stile che nei 100 Dorso. Inoltre non sono messi male nemmeno Martin Malyutin e Andrei Minakov, né le tre staffette.

    Questi atleti in realtà non gareggeranno come Russia ma come “Comitato Olimpico Russo”. La squalifica della bandiera Russa è dovuta alle conseguenze del programma statale di doping attuato da questa nazione. Un divieto blando secondo molti e che ha ricevuto molte critiche per essere stato troppo leggero a detta di molti.

    Quindi questa squalifica ufficiale ma in pratica senza conseguenze per la Russia come potrebbe riflettersi sui nuotatori di quella nazione? Probabilmente non avrà alcuna conseguenza ma chissà. Sulla carta la Russia è la favorita per il maggior numero di medaglie subito dopo gli Stati Uniti.

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    E ancora

    Quanto ha nuotato bene il sedicenne rumeno David Popovici ai Campionati Europei Juniores?

    Nessuno se lo filava e d’improvviso è uno dei migliori in classifica nei 100 Stile (con 47″30) e il sesto in classifica nei 200 Stile (1’45″26). Il sedicenne potrebbe essere abbastanza maturo da aggiudicarsi una o due medaglie e la sua curva di miglioramente tiene il rtimo degli ultimi anni. Curiosità: il tempo che ha fatto agli Europei Juniores è stato fatto dopo che il periodo di qualificazione per le Olimpiadi era già chiuso QUINDI entrerà in gara con i tempi fatti in precedenza (che sono più alti dei suoi migliori)  e cioè 48″08 nei 100 Stile e 1’48″38 nei 200).

    Duncan Scott

    Duncan Scott è probabilmente il nuotatore più sottovalutato tra quelli che vedremo a Tokyo. Uno dei migliori in classifica nei 200 Stile con 1’44″47 e una probabile medaglia nei 200 Misti (con 1’55″90) per non parlare del suo ruolo nelle staffette. Era diciannovenne nel 2016 a Rio quando inaspettatamente si qualificò per la finale dei 100 Stile e aiutò la Gran Bretagna a vincere l’argento nelle staffette 4×100 e 4×200.

    Arno Kamminga

    Arno Kamminga finì come sedicesim in classifica alla semifinale dei 100 rana dei mondiali 2019 e poi decimo nel mondo nei 200. Ma questo 25enne ha attirato su di sé un po’ di attenzione per i suoi 57″90 sui 100 Rana (più veloce di chiunque tranne Peaty). E l’anno scorso ha anche nuotato 2’06″85 nei 200 Rana. Se si beccasse u paio di medaglie a Tokyo non sarebbe una gran sorpresa.

    Alessandro Miressi

    Alessandro Miressi agli europei nei 100 Stile si è preso l’argento in 47″45. Così adesso è quarto nella classifica mondiale. Normalmente sarebbe medaglia assicurata ma quest’anno i 100 Stile sono una gara durissima. Anche Popovici, Kolesnikov e Dressel sono sotto i 47″5.

    I misti

    I misti sono forse la disciplina in cui l’Europa è a corto di grandio concorrenti. Lo spagnolo Hugo Gonzalez ha però un personale di 1’56″31 e poi c’è lo svizzero (campione europeo e del mondo 2019) Jeremy Desplanches. Nei 400 Misti la possibilità di podio sembrerebbe solo una, dietro ai favoriti Daiya Seto e Chase Kalisz. Potrebbe piazzarsi lì il diciannovenne francese Leon Marchand con il suo 4’09″65. Non ci sarà il russo Ilya Borodin che aveva infranto quest’anno il record mondiale juniores, infatti è stato escluso dopo essere risultato positivo al COVID-19.

    Laszlo Cseh

    Infine non dimentichiamoci di Laszlo Cseh, ungherese trentacinquenne alla sua quinta Olimpiade. Cseh ha vinto sei medaglie Olimpiche, quattro argenti e due bronzi. Una medaglia ad ogni Olimpiade inclusi tre argenti per essere arrivato sempre dopo Michael Phelps. A Tokyo vedremo Cseh solo nei 200 Misti in cui si è qualificato con 1’57″79.

    Tratto da: swimmingworldmagazine

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