Inserire un colpo di gambe extra nel tuo Delfino può insegnarti molto su quanto sia importante tenere la testa giù al momento della rottura dell’acqua.
Perché farlo:
Durante l’allenamento hai solo un’opportunità per vasca di allenare la tua rottura dell’acqua a Delfino, questo esercizio ti fornisce qualche possibilità in più.
Come farlo:
1 – Inizia con una spinta dal muro decisa e nella migliore posizione di scivolamento, testa che guarda bene in basso.
2 – Dopo la prima bracciata ritorna in immersione per 3 battute di gambe a Delfino.
3 – Ritorna in superficie per la successiva bracciata rompendo l’acqua come se tu ti fossi appena spinto dal bordo.
4 – Ripeti
Come farlo davvero bene (i punti essenziali):
Non andare troppo a fondo dopo la bracciata, stai cercando di migliorare il modo in cui fondere il tuo corpo con l’acqua della superficie, non di saltare fuori come un pesce volante.
Alterna una bracciata senza respirazione a una con la respirazione. Cerca di capire se il tuo corpo si sbilancia, anche di poco, durante la bracciata con respirazione. Se hai una sensazione strana o senti che le gambe si “trascinano” conseguentemente alla respirazione allora puoi capire perché è necessario tenere la testa bene giù anche durante l’ultima virata dei tuoi 200 Delfino.
Se riesci a inserire una respirazione morbida tra le bracciate allora potresti anche considerare di prendere il respiro alla rottura dell’acqua post virata, MA SOLO se davvero padroneggi la tecnica in modo impeccabile e se riesci a limarne i dettagli col tuo allenatore.
SE un nuotatore riesce a mantenere una buona velocità nel post virata ma ha bisogno immediatamente di aria, nonostante molti sostengano che quest’opzione non sia il massimo, la miglior combinazione è quella che atleta e allenatore decidono insieme.
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